A partire da domani, lunedì 4 aprile, inizierà una serie di ispezioni sull’autostrada A26 da parte dell’Agenzia per la sicurezza. Ispezioni e controlli frutto anche delle tante segnalazioni sullo stato di viadotti e gallerie fatte dagli stessi utenti.
Il tratto di autostrada che fa letteralmente impazzire automobilisti e camionisti per intasamenti e ritardi, è il tratto dell’A26 Genova-Gravellona, che tiene intrappolati per ore anche i turisti.
A occuparsi di ispezioni e controlli su questa tratta gestita interamente da Autostrade per l’Italia saranno i tecnici di Anfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
5 Km di autostrada circa tra l’allacciamento dell’A26 con l’A10 all’altezza di Voltri.
I cantieri in corso che obbligano a restringimenti di corsia e scambi di carreggiata dureranno ancora 5 anni su tutte le autostrade liguri. E di questa situazione ormai al limite della sostenibilità ne risentono non solo il turismo e le attività portuali, ma anche tutte le altre attività legate ai trasporti.
Per evitare ulteriori formazioni di traffico a causa dei controlli, i tecnici di Alisa utilizzeranno dei droni. Specialmente per ispezionare le pile dei viadotti e la gestione delle acque piovane sui ponti. Ma al di là dei controlli necessari, sarebbe necessaria anche una nuova strategia per evitare che i prossimi 5 anni siano per Genova e la Liguria un autentico calvario.
Quello che non si capisce è il motivo per cui gli utenti debbano pagare il prezzo pieno del pedaggio per un disservizio simile. A volte, per percorrere 20 minuti di autostrada si impiegano 100/120 minuti.