Inizia stamattina a porte chiuse il processo al figlio di Beppe Grillo e ai suoi tre amici. Tutti ragazzi genovesi oggi 22enni. accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di due studentesse loro coetanee. Si tratta di Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Era l’estate del 2019, e fu proprio la denuncia di una delle due ragazze a far scattare l’inchiesta sfociata nel processo.
In tutto sono una settantina, tra accusa e difesa, i testi citati al processo per il presunto stupro avvenuto nella casa di Beppe Grillo in Costa Smeralda. Una quarantina quelli che compaiono nella lista depositata in Tribunale dal procuratore Gregorio Capasso, che rappresenta l’accusa; una trentina invece quelli del pool difensivo composto dagli avvocati genovesi Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Sandro Vaccaro, Enrico Grillo, e dagli avvocati sassaresi Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu.
A questo proposito va ricordato che un altro avvocato della difesa ha lasciato il proprio incarico: Romano Raimondo, e al suo posto è appunto subentrata Antonella Cuccureddu. “Non c’è una ragione, è una scelta condivisa” ha dichiarato l’avvocato Raimondo.
La ragazzo italo-norvegese dalla cui denuncia è scaturito il processo è seguita dell’avvocato Giulia Bongiorno, mentre l’avvocato Vinicio Nardo ha assunto l’incarico dalla famiglia dell’altra ragazza.
Alcuni tra i testi citati sono gli stessi di accusa e difesa, come nel caso del proprietario del B&B in cui le due ragazze hanno trascorso la notte dopo i fatti; e il maestro di kite surf con cui una di loro si è confidata. Tra gli altri, l’accusa chiamerà a deporre Parvin Tadijk, moglie di Beppe Grillo che quella notte dormiva nella casa accanto. La difesa chiamerà Matteo Scarnecchia, il ragazzo che avrebbe filmato Ciro Grillo mentre baciava in discoteca una delle due ragazze. In ogni caso sarà il Tribunale a decidere sull’ammissione di tutti i testi citati.