Nasce, apre gli occhi e inizia a guardarsi intorno. Un bambino osserva l’ambiente che lo circonda, assorbe ogni minimo movimento, ogni parola, ogni singola energia.
Minuziosamente i suoi sensi si appropriano di meccanismi che lo portano a formarsi, per nutrire ogni cellula del suo corpo e la sua anima, è questa la crescita psichica che avviene nell’essere umano, la causa primordiale che germoglierà nel quotidiano, attraverso azioni di consapevolezza.
“Non è il bambino fisico quello che potrà dare una spinta dominante e poderosa al miglioramento degli uomini, ma è il bambino psichico. È lo spirito del bambino che potrà determinare ciò che sarà forse il progresso reale degli uomini, e chi sa? L’inizio di una nuova civilizzazione.”
Come contribuire alla manifestazione naturale del miracolo della vita?
Imparando ad osservare i bambini. Assorbire nuovamente il processo naturale e, mettere in pratica l’osservazione di se stessi, per compiere azioni di valore e per creare un’indipendenza responsabile.
Il compito dell’adulto è quello di rispettare il punto di vista del bambino.
C’era una volta una bambina, portava dentro di sé un potenziale, lei ancora non lo sapeva, ma la sua esistenza avrebbe stravolto la visione tradizionale dell’educazione.
Maria Montessori nasce il 31 agosto 1870 a Chiaravalle, una piccola località in provincia di Ancona. Una realtà dedita prevalentemente all’agricoltura, con un’unica prospettiva commerciale: una fabbrica per la manifattura di tabacchi, di cui il papà era parte.
Alessandro Montessori, impegnato nel risorgimento italiano, è un liberale conservatore che, qualche anno dopo la nascita di sua figlia, viene chiamato ad occupare un importante ruolo al Ministero delle Finanze e, con tutta la famiglia si trasferisce nella novella capitale d’Italia.
Maria Montessori respirava già gli ideali di unità e indipendenza.
Roma, una città in trasformazione sotto un punto di vista edilizio.
Capitale significa costruzione di Ministeri ed edifici abitativi, che ospiteranno gli impiegati statali e tutta la mole di persone che arriva per avere una vita migliore.
Un cantiere a cielo aperto.
L’immensa Villa Ludovisi, viene venduta allo Stato che costruisce edifici anche nelle zone circostanti, percorriamo oggi nel cuore del quartiere omonimo, la rinomata Via Veneto che collega Piazza Barberini a Villa Borghese.
In questo quartiere di nuova costruzione, a ridosso dal centro, Maria Montessori inizia a frequentare le scuole elementari. Il suo percorso di studi successivamente è stato un’escalation di approfondimenti scientifici che hanno segnato le coordinate della sua carriera.
Laureatasi poi in medicina, rivolse un’attenzione particolare al campo dell’infanzia, sin dalle prime osservazioni nei reparti di psichiatria.
Per la prima volta medicina e pedagogia stringevano un patto di alleanza volto alla valorizzazione di quel periodo evolutivo fino ad allora, cullato dall’inerzia.
“Il progresso raggiunto in pochi anni nella cura e nella educazione dei bambini è stato così rapido e sorprendente, che può collegarsi con un risveglio di coscienza, piuttosto che con l’evoluzione dei mezzi di vita. Non vi fu soltanto il progresso dovuto all’igiene infantile, che si sviluppò proprio nell’ultimo decennio del decimonono secolo; ma la personalità del bambino in se stesso si manifestò sotto nuovi aspetti, prendendo la più alta importanza.”