Spiagge libere e private, le nuove regole varate dal governo

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Nel quasi lontano 2006, considerando un pre e un post pandemia, fu approvata una direttiva dell’Unione Europea, la 2006/103/CE, relativa ai servizi nel mercato europeo comune. Tale direttiva prese il nome del suo promotore, il commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi – Frits Bolkestein. E concerneva l’eliminazione degli ostacoli alla libertà di stabilimento, alla libera circolazione dei servizi, e infine l’instaurazione della fiducia reciproca tra stati membri.

La legge Bolkestein bloccò, nel 2017, il piano varato allora riguardo le zone balneari del demanio. Ora invece, le nuove regole varate dal governo mettono a gara tutte le concessioni balneari a partire dal 2024, e questa “piccola rivoluzione” legislativa modificherà anche il litorale genovese. Sia perché si potrà ritoccare l’estensione delle spiagge libere , sia perché gli stabilimenti dovranno avere la “costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia anche al fine di balneazione”.

Pietro Piciocchi, assessore al Demanio Marittimo, ha affermato

“Adesso aspettiamo che il Governo stabilisca i principi con cui andranno bandite le gare. I concessionari uscenti saranno garantiti per gli investimenti fatti, che è quello che avevamo chiesto. La nostra posizione sinora è stata regolamentata da una delibera che ha messo al riparo le imprese, altrimenti tutte le concessioni in essere sarebbero state considerate abusive dalla magistartura. Ora abbiamo un po’ di tempo per capire come muoverci. Nel frattempo abbiamo realizzato uno studio che simula dove si potrebbero collocare nuove spiagge libere senza interferire con le concessioni attuali”.

Attualmente, a Genova ci sono 31 spiagge libere, di cui 21 a levante e 10 a ponente, di queste, però, il 25% è composto da scogli, e il 28% da ciottoli, con una presenza del 55% di docce e servizi igienici, e un 16% appena accessibile ai disabili. Secondo la simulazione del Comune, si potrebbero realizzare altre spiagge libere senza modificare le concessioni in Corso Italia, Quarto, Quinto, Nervi e Voltri.

 

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