Era il 23 maggio 2019, e in Piazza Corvetto si teneva una manifestazione di protesta contro un comizio di Casapound. Dai disordini che scoppiarono, 47 manifestanti antifascisti furono denunciati.
Ieri il tribunale di Genova ne ha infine condannati 43 su 47 con pene che variano dagli otto mesi ai quattro anni, anche se la maggior parte è intorno a un anno e 9 mesi.
Genova Antifascista, in risposta a queste condanne per loro spropositate, ha annunciato una manifestazione per questa sera in Piazzale Parenzo. Sui canali social fa inoltre sapere che “Sono pene spropositate con il chiaro intento repressivo intimidatorio, considerati i capi di accusa e la condanna di 40 giorni per gli agenti colpevoli di lesioni nei confronti di un giornalista“.
E aggiunge: “Continuiamo a rivendicarci quella giornata di lotta convinti di essere dalla parte giusta della barricata. Stasera ci incontriamo in Piazzale Parenzo alle 20, perché noi i fascisti nelle nostre strade non li vogliamo, e finché ne avremo le forze faremo di tutto per impedirgli di manifestare“.
Va ricordato che Genova Antifascista vuole protestare anche contro la presenza di Casapound oggi ai giardini di Cavagnaro di Genova Staglieno, dove ci sarà una cerimonia commemorativa organizzata dal Comitato 10 febbraio nell’ambito del Giorno del Ricordo dedicato alle vittime delle foibe.
Riguardo alle condanne gli avvocati ricorreranno sicuramente in appello. Va ricordato che i condannati si erano difesi durante il processo affermando di avere agito “per valore morale e per impedire che si svolgesse un comizio fascista“.
La Digos li aveva individuati attraverso i video e le tante immagini raccolte dai media presenti sul posto.
Il giornalista vittima del pestaggio da parte dei poliziotti era Stefano Origone di Repubblica.