Eccoci ad un nuovo appuntamento con l’Eurodeputato della Lega a Bruxelles Marco Campomenosi che, dopo averci parlato di come valorizzare e proteggere il Made in Italy e il Made in Liguria, oggi ci spiega qual é la situazione di Infrastrutture e Trasporti in Europa.
In Europa i temi principali sono Infrastrutture, Trasporti e Ecologia
D: Onorevole Campomenosi, quello attuale è un periodo molto favorevole per il nostro territorio, sia ligure che italiano, per quanto riguarda le infrastrutture e i trasporti. Qual é la situazione rispetto ai finanziamenti in arrivo da Bruxelles e le opere che si potranno realizzare con questi fondi?
R: In questo momento storico abbiamo la straordinaria opportunità di poter sfruttare ingenti risorse da investire sull’innovazione. Per completare le opere già in corso e quelle necessarie ma finora rimaste ferme per mancanza o scarsità di fondi. Un traguardo a cui, per esempio la BEI (Banca Europea degli Investimenti) punta molto – e su cui ha già delle linee guida – è l’elettrificazione delle banchine portuali. Elettrificare le banchino significa che le navi non emetterebbero più quei fumi neri e densi, nocivi per l’ambiente e la salute.
La possibilità di sviluppo che abbiamo davanti è davvero notevole, ma deve essere uno sviluppo compatibile e realizzabile in tempi brevi. Per questo occorre che il Governo aiuti i territori semplificando le regole generali.
D: Qual é la volontà dei vari enti e istituzioni di fare sistema per sfruttare quest’opportunità di crescita?
R: Non nascondo che all’inizio ero molto preoccupato per quanto riguarda la capacità delle imprese, anche genovesi, di poter cogliere il senso di alcune sfide oggettivamente molto difficili. Invece sono rimasto piacevolmente sorpreso nel scoprire che in tanti sono già pronti ad affrontarle, perché hanno compreso l’opportunità che ci si presenta davanti oggi e già sperimentano delle modalità che seguono le direttive di Bruxelles. Quello di cui queste aziende hanno bisogno, però, è una semplificazione delle procedure perché spesso accedere a certi aiuti o al sistema bancario risulta complesso.
D: In merito a questo, ci sono dei progetti concreti per poter sburocratizzare le procedure?
R: Noi della Lega stiamo lavorando parallelamente sia a Roma che a Bruxelles in questo senso. E’ una questione complessa: abbiamo chiesto e preteso delle risposte dal Governo Draghi, ma abbiamo visto quanto sia difficile trovare una soluzione: Questo perché ci sono parti dello Stato che spesso pretendo di avere certi loro spazi di potere proprio attraverso l’applicazione di regole così complesse.
Stiamo dialogando anche con le associazioni di categoria in modo tale da far sì che a Bruxelles certe regole vengano introdotte in maniera compatibile rispetto allo sviluppo che vorremmo dare al nostro paese. Se l’Italia commette l’errore, già per altro commesso dai precedenti governi, di non essere a Bruxelles in quei momenti in cui vengono prese questo tipo di decisioni, poi si rischia di dover applicare regole e procedure decise da altri a cui non stanno a cuore i nostri interessi.
D: Onorevole, un’ultima domanda: esiste un piano definito sulle prossime mosse da compiere?
R: Noi, sul tavolo, abbiamo già una lista di proposte legislative sia per quanto riguarda le infrastrutture e i trasporti che per l’aspetto ecologico. Occorre solo che a Roma comprendano la necessità di prendere in fretta delle decisioni così da poter arrivare a Bruxelles preparati nel momento in cui si deciderà sulle prossime azioni da compiere, quali – ad esempio – l’introduzione di eventuali nuove tassazioni sulle emissioni inquinanti preventivate per il prossimo anno.