Oggi Fede è special guest!
Chiede una meta rilassante per staccare dal lavoro. Così decidiamo di tornare a San Pietrino e Prato della Casa (ma con un anello in senso antiorario).
Partenza da Dari
Lasciamo l’auto presso la cappella Sant’Anna di Dari, frazione di Toirano, e continuiamo a piedi sulla provinciale 25 verso Boissano. Dopo neanche dieci minuti, al curvone a sinistra, prendiamo via San Paolo che si stacca in salita tra ulivi e villette.
Un quarto d’ora, e abbandoniamo l’asfaltata per piegare di nuovo a sinistra su un’antica mulattiera selciata. Saliamo nella macchia guadagnando velocemente la vista di Loano, Borghetto, Boissano e il mare. In breve arriviamo al rudere della chiesetta di San Paolo.
Curiosità: siamo sul tracciato della via del sale che conduceva a San Pietro in Varatella (dove si teneva il mercato) e poi raggiungeva il basso Piemonte. Sono ancora visibili i segni dei carri tirati dai muli.
Le Cascine pastorali
Continuiamo la salita e poco dopo, in disparte sulla destra, notiamo una casa colonica. All’interno del cortile, oltre il cancello chiuso, stanno dritte in posa due caprette gemelle. Sono così ferme che viene il dubbio siano impagliate! Un quadretto proprio bucolico…
Curiosità: le cascine pastorali, diversamente dalle caselle, erano vere e proprie abitazioni di famiglie di pastori e agricoltori. Comprendevano due fabbricati adiacenti (l’abitazione e la stalla), più un piccolo cortile circondato da un alto muro.
Continuiamo la salita fino ad arrivare ad un’altra cascina, abbellita da un’edicola con madonnina. Qui incontriamo un pastore che pare sbucato da un presepe (con tanto di bastone pastorale!). Ci chiede di aiutarlo a portare delle assi per coprire un abbeveratoio poco sopra. Comincia così, per i tornanti in salita, la personalissima via crucis di Riccardo…
Ci sbarazzeremo delle assi, tra molti ringraziamenti, solo a valle della chiesetta di San Pietrino (472 m slm). Ma guarda, questa zona si chiama proprio Abeveraiu, abbeveratoio!
San Pietrino
Sempre graziosa la chiesetta di San Pietrino, col balcone panoramico sulla costa di Loano. C’è una barca appesa al soffitto, ci svela Fede, mentre sbircia all’interno attraverso una grata. M’immagino una roba enorme che ingombra tutta la navata (tipo galea al Museo del Mare) e invece è un modellino di barchetta…
Curiosità: gli abitanti di Toirano, in dissidio con Boissano, impedivano ai Boissanesi di salire all’abbazia di San Pietro in Varatella. Così, grazie alle donazioni degli emigrati boissanesi a Gibilterra, nel 1830 venne eretta San Pietrino.
Verso Prato della Casa
Dopo, procediamo a monte di San Pietrino. Tralasciando i sentieri sulla destra, tagliamo per un prato e tra gli alberi.
Superiamo il cartello che indica il sentiero da cui scenderemo al ritorno (ricordo con terrore la salita infinita dell’altra volta) e ci ritroviamo sul pianoro erboso di Prato della Casa. O Casa del Prato, esistono entrambe le versioni… Propendiamo per la prima, perché di case, perlomeno noi, non troviamo che antiche tracce e ruderi nel bosco.
Mentre il prato è stupendo nella scenografia autunno-inverno. Ora deserto, nella bella stagione dev’essere sicura meta di picnic…
Poi, ci affacciamo sulla valle.
A Prato della casa sulla Valle del Vero
Le pareti precipitano verticali verso il Rio Vero (300 vie di arrampicata nella valle!). Falesie toste che hanno mietuto vittime, anche recentemente. Davanti a noi il Monte Varatella con la croce bianca in cima. È lassù l’antica abbazia di San Pietro ai Monti (distante più di un’ora da qui).
Avete ragione, proprio rilassante da queste parti, dice Fede, mentre cammina sul ciglio, al di sopra del ripido sentiero dei daini…
Bene, mi sa che stavolta abbiamo guadagnato punti!
Renata _di Passeggiare in Liguria
- Passeggiata media, salita non difficoltosa, discesa lunga; scarpe da trekking leggero
- Durata (escluse soste): 2 ore e un quarto