Fioriture e parchi Liguri

Fioriture di montagna a due passi dal mare

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Narcisi

La Liguria dell’immaginario collettivo è quella della focaccia, del pesto, della Riviera, ma in realtà custodisce la sua vera essenza tra aspre montagne e fitte foreste, da scoprire percorrendo l’Alta Via dei Monti Liguri, la dorsale che da levante a ponente le due estremità dell’arco ligure, oppure seguendo i numerosi sentieri che collegano il versante tirrenico a quello padano.

La primavera è la stagione d’elezione per riprendere le attività escursionistiche dopo il rallentamento dell’inverno, una ricerca di spazi aperti e movimento resa ancor più necessaria quest’anno dalle limitazioni imposte dall’emergenza pandemia, che se non altro ha avuto il merito di averci fatto riscoprire le bellezze vicino a casa e ritrovare un contatto diretto con la natura che avevamo dimenticato. Le giornate si allungano, le temperature iniziano a farsi davvero gradevoli e la natura si mette in gran spolvero, con un’esplosione di fioriture travolgente.

È proprio questo il vero linguaggio dei fiori, quella combinazione di forme, colori e profumi che attraggono gli insetti impollinatori assicurando il perpetuarsi delle specie e la conservazione della biodiversità.

Lasciamoci catturare anche noi da questa esperienza sensoriale e assorbiamo l’energia della natura che si rinnova. Come possiamo resistere ad esempio al fascino delicato ed elegante del Narciso, fiore bianco simbolo del Parco dell’Antola e per noi genovesi sinonimo di primavera? Nella seconda metà di maggio le praterie dell’Alta Val Trebbia sono fittamente punteggiate di bianco, con distese infinite di steli che ondeggiano alla brezza tra il verde brillante dell’erba nuova. Come a Pian della Cavalla, l’altopiano a circa 1300 m s.l.m. che si può raggiungere da Fontanarossa (Gorreto) o da Casa del Romano (Fascia).

Pian della Cavalla

Questi prati sono meta ogni anno di centinaia di escursionisti e fotografi, ma il segreto sta nello scoprire il momento giusto per cogliere l’apice della fioritura

La natura ha i suoi ritmi, regolati dall’andamento delle temperature nel corso dell’inverno e dall’abbondanza o scarsità di piogge che influenzano la partenza della fioritura e si può rischiare di arrivare in anticipo o in ritardo, ma certo non si resterà delusi, perché il panorama è comunque straordinario, tanto da meritare un’escursione in qualunque stagione dell’anno.

Non da meno, spostandoci verso ponente, è il tratto di Alta Via dei Monti Liguri che collega il Passo del Faiallo al Rifugio Argentea oppure, sempre per restare nel Parco del Beigua, una passeggiata lungo il balcone a strapiombo sul mare che da Pratorotondo segue il primo tratto del Sentiero Natura verso la torbiera del Laione. Dopo le prime fioriture di Narciso trombone, dall’inconfondibile corolla giallo acceso che ha riempito i prati (e i feed di Instagram) già dal mese scorso, ora inizia la stagione della Dafne odorosa, fiore simbolo del Beigua che ritroviamo anche nel logo dell’area protetta.

Dafne odorosa

Da maggio cuscinetti di fiori rosa rivestono i versanti più assolati e le cenge rocciose, spargendo un delicato e inconfondibile profumo.

 

Peverina di Voltri

È una vegetazione particolare quella del Beigua, che sopravvive in condizioni non adatte a molte piante: qui la “roccia verde”, la serpentinite che costituisce il massiccio del Beigua, ha caratteristiche chimiche che non sono gradite a tutte le specie, ad eccezione di alcuni endemismi come la Peverina di Voltri dai piccoli fiori bianchi o la brillante Viola di Bertoloni con le sue grosse corolle.

Viola di Bertoloni

Protagoniste della stagione tardo primaverile sono anche l’Aquilegia alpina, come quella che ho incontrato salendo a Malga Zanoni, nel Parco dell’Aveto, e le tante orchidee selvatiche, che con le loro forme particolari e le varietà di colori, dal bianco al giallo alle tante sfumature del rosa, occhieggiano tra l’erba.

Un consiglio per vivere al meglio queste giornate di primavera fiorita? Preparate l’equipaggiamento per l’escursione, con scarponcini da trekking e abbigliamento a strati, perché si sa che in montagna il tempo è variabile, e scegliete un itinerario adatto alle vostre capacità, lasciandovi consigliare da un esperto o, meglio ancora, iscrivetevi a una delle tante escursioni guidate che i Parchi liguri propongono in questa stagione.

Unirete al piacere della scoperta la tranquillità di farvi accompagnare da personale preparato e attento alla vostra sicurezza. E non dimenticate la macchina fotografica, per rendere indimenticabili le emozioni di queste giornate tra i fiori di montagna.

Aquilegia

Superfluo ricordare di non raccogliere i fiori, vero? Alcune specie sono protette e in progressiva rarefazione. Lasciamo la bellezza nel luogo in cui l’abbiamo scoperta, così che altri possano goderne e non interrompiamo la relazione di amorosi sensi tra i fiori e gli insetti impollinatori: ne guadagnerà la biodiversità, ma ne beneficeremo anche noi.

Giglio sambucino

 

Qualche idea per un’escursione? Consultate i siti dei parchi:

www.parcobeigua.it

www.parcoaveto.it

www.parcoantola.it

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Info Claudia Fiori

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Genovese solo a metà, ho i piedi in riva al mare, ma la testa e il cuore in montagna. Ho chiuso la laurea in chimica in un cassetto e il mio laboratorio è diventato il territorio. Mi occupo di progetti per sviluppare il turismo rurale, promuovere l'entroterra ligure con le sue storie e i suoi personaggi, valorizzare un patrimonio poco conosciuto e sorprendente di natura, tradizione, cultura.

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