I cinque del commissariato di Monteverde. Chi sono? Il dirigente è Ansaldi. Ansioso, tormentato ed ipocondriaco; spalleggiato dalla rigida ed infallibile Eugénie, “un caffè senza zucchero”. E poi Leoncini, Di Chiara e l’ultimo acquisto, Eliana.
L’indagine del nuovo libro di François Morlupi “Come delfini tra pescecani” si apre sulla morte di un signore anziano, Giancarlo Gordi. Il puntuale intuito di Eugénie fa subito pensare ad un omicidio, nonostante l’apparenza. Ma chi poteva mai volere la morte di un uomo senza ormai alcun contatto con il mondo esterno se non per lamentarsi della vita?
E poi un altro delitto, inaspettato e non collegabile.
Umanità. Questa è la parola che ho pensato durante la lettura di questo giallo. Che resta impeccabile eppure straordinariamente umano, con tutti i personaggi che ruotano attorno ad Ansaldi. Anche lui ricco di sfaccettature, così ansiogeno, incastrato nei ricordi e così dolorosamente vero. E tutta la sua squadra non è da meno. Personaggi caratterizzati al meglio e che riescono a prendere vita velocemente tra le pagine nei loro paradossi. Ed a scardinare lentamente un enigma così ben celato da sembrare quasi impossibile da risolvere.
Perché è la squadra nel suo insieme ad essere forte, con le sue sfaccettature e con le sue manie. E se è vero che a volte ci si scontra con gli squali è anche vero che il coraggio l’unione ed i buoni sentimenti possono vincere lo scontro. Perché a volte non è un fatto di forza ma di armonia, solidarietà e di intesa.
Fidatevi delle mie parole questo non sarà il giallo dell’estate: sarà un giallo evergreen. Benvenuto commissario, ora non possiamo che aspettare la prossima avventura.
Barbara Aversa _Mi trovate su IG come @missparklingbooks