In Liguria ci sono 225 nuovi positivi su 3.142 tamponi molecolari effettuati e 1.663 antigenici. Di seguito il dettaglio dei nuovi positivi:
- IMPERIA (Asl 1): 35
- SAVONA (Asl 2): 53
- GENOVA: 108, di cui:
Asl 3: 86
• Asl 4: 22 - LA SPEZIA (Asl 5): 28
- Non riconducibili alla residenza in Liguria: 1
Sotto quota 600 i ricoverati negli ospedali liguri. Oggi sono infatti 596 (5 in meno di ieri) i ricoverati di cui 72 in terapia intensiva.
Domani invece scenderanno di nuovo in piazza i ristoratori e le categorie colpite dal covid. Ivan Spagnolo, uno degli organizzatori della #protestaligure dice: “Dicono che a Genova domani pioverà, e così probabilmente anche nel resto della settimana. In questo modo non possiamo lavorare”.
Sì, perché nonostante il passaggio in zona gialla e il nuovo decreto “riaperture” per i ristoratori cambia comunque poco. I locali possono infatti far sedere la clientela solo all’esterno escludendo di fatto tutti coloro che non hanno uno spazio esterno o un dehors.
“Vogliamo eliminare la disparità tra locali all’aperto e al chiuso, in modo che si possa lavorare in egual maniera senza avere l’incubo del meteo” dice Fabrizio Bogo, uno degli organizzatori.
Interviene anche la Federazione dei Pubblici Esercizi della Liguria che torna a chiedere al Governo una interpretazione meno restrittiva per quanto riguarda il consumo al banco.
“Secondo l’interpretazione del Ministero dell’Interno – scrive la Fipe – per il bar al 26 aprile le misure restrittive sono addirittura peggiori di quelle che per mesi hanno adottato in zona gialla, perfino quando di vaccini non c’era traccia. Oggi, con oltre 17 milioni di somministrazioni vaccinali e 4 milioni di persone guarite dal Covid, si impedisce di effettuare il consumo al banco e lo si fa con un’interpretazione ministeriale. E’ una mancanza di rispetto e un danno secco verso 130mila imprese che hanno già pagato un prezzo altissimo per le misure di contenimento della pandemia, senza alcun beneficio evidente sul piano sanitario. Per questo chiediamo al più presto un intervento del MISE.”