Sport in vetrina: il Trampolino elastico, la ginnastica che fa volare
Amici lettori di LiguriaDay, eccomi ritornato per parlarvi di sport meno noti. Probabilmente nel vedere il titolo “trampolino elastico” siete stati incerti nel come decifrarlo e avete pensato che si parlasse di uno sport da svolgere in piscina. O forse avete capito subito di cosa si tratta perché vi siete ricordati di averlo visto in un parco giochi?
Oh! Avete ragione, anch’io come voi per tornare bambino vorrei fare tanti salti su e giù ma in fondo possiamo sempre farlo con la fantasia.
Ora comunque vediamolo però come uno sport che appassiona atleti e fan e che, a tutti i suoi livelli agonistici, diventa arte. Arte di volare e rimanere sospesi nel vuoto, di volteggiare come una farfalla e grazie a muscoli d’acciaio sfidare il tempo e lo spazio.
Gli atleti praticanti di questo sport esteriormente sono dei supereroi rimasti fanciulli nel cuore, quello stesso cuore che in ogni gara li aspira alla vittoria.
Per il ginnasta saltare come un lupo solitario sopra un trampolino elastico lo fa apparire in uno stato di concentrata solitudine isolato da tutto e da tutti, eppure gli atleti non sono mai soli, hanno come compagni di squadra il vento che li sfiora e li accarezza nel loro impeto atletico. Il tappeto elastico diventa un fedele amico, una sicurezza sotto i piedi che con amore restituisce l’energia profusa grazie ad una spinta vigorosa di elasticità e passione.
Il ginnasta ha come altro compagno di squadra il mondo visto sottosopra che gli ricorda di poter sfidare, vincendola, la legge di gravità roteando e sfiorando il cielo sempre più su, sempre più su, sempre più su.
I salti doppi e tripli, gli avvitamenti carpiati, i corpi perfetti plasmati da lunghi esercizi e anni di sacrifici fanno sì che il trampolino elastico diventi uno sport dove conta partecipare ma anche vincere e allora vinca il migliore, per gli altri andrà meglio in un altra occasione: questa la ferrea regola di ogni sport.
Lo sport del trampolino elastico è un ramo della ginnastica, nasce in Nord America per l’intuizione di due pionieri che sperimentarono nuove tecniche acrobatiche. Dal 1998 il trampolino elastico è stato riconosciuto dal C.I.O. come disciplina Olimpica. Le performance dei ginnasti si svolgono su una rete elastica rettangolare 2.20 X 4.20 mt. tenuta saldamente grazie a 116 molle montate su un telaio a compasso in metallo situato a 1.20 mt da terra.
La rete è divisa da linee colorate orizzontali e verticali a suddividere l’area di salto in nove spazi. Al centro una croce in colore rosso a indicare il centro perfetto, ai lati sponde di protezione con sulle basi un piano inclinato per limitare gli impatti in caso di caduta. Per ragioni di sicurezza, necessarie per l’atleta e per il pubblico presente, è prevista un’area delimitata di 65.10 mq. L’altezza dell’ambiente di gara o di allenamento deve avere almeno 8 mt. di altezza.
Il trampolino elastico è un movimento sportivo in continua evoluzione che raccoglie consensi e apprezzamenti in tutto il mondo.
Lancio un appello, se ci fossero società sportive che per far conoscere meglio questo fantastico sport avessero il piacere di raccontarci la vita della loro attività sportiva contattino la redazione e saremo ben felici di accendere un riflettore sul lavoro che in palestra viene svolto in silenzio ma con grande impegno, dignità e professionalità.
Amici lettori ci rivediamo al prossimo campo d’allenamento; mi raccomando smettete di fumare, distogliete lo sguardo dal vostro grasso superfluo e tenetevi pronti, lo sport come l’arte sono il miglior regalo per il vostro sorriso.
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