Ragazzini che giocano a Gomorra: vandalizzati cantieri della Valbisagno

Forse volevano solo un set, forse non avevano dimensione di cosa stavano facendo, ma nei cantieri della Valbisagno questa è realtà: ci sono ragazzini che giocano a Gomorra e Blocco 181.

Le due serie tv Sky raccontano la malavita rispettivamente tra Napoli e Milano. Nonostante solo la prima, Gomorra, esca dalla penna di Roberto Saviano, entrambe le produzioni non mancano di cruenza.

I ragazzi, tutti tra i 14 e i 16 anni e da famiglie benestanti, entrano nei cantieri appena cala il buio per spaccare pareti, rubare attrezzatura, svuotare estintori. Le loro azioni sono riprese e pubblicate su social come TikTok e la piattaforma Youtube. Oltre alle prove video, questi ragazzi lasciano una loro firma sulle pareti da intonacare dopo ogni incursione.

La firma dei ragazzini

Ragazzini che giocano a Gomorra, firmano con simbolo dei detenuti
Questa la firma dei Ragazzini di oggi che giocano a Gomorra

La firma lasciata dai ragazzi nei cantieri richiama un noto simbolo dei carcerati, il “Five doots”. Questo tatuaggio ricorda un lato di un cubo di gioco, dove sono disegnati 5 punti. Quattro punti si trovano agli angoli di un quadrato immaginario e un punto è nel mezzo. Ogni prigioniero sa che il proprietario di un tale tatuaggio è un ex prigioniero. Solo una persona che ha trascorso almeno un giorno in una cella può fare un tatuaggio del genere. In altri casi sarà percepita negativamente sia dal mondo dei “ladri” che dalle forze dell’ordine. – fonte: vse-o-tattoo

Identificati i ragazzini che giocano a Gomorra: è una baby gang

A scoprire questa banda nei giorni scorsi, i carabinieri di Molassana che, partiti dalle denunce presentate dagli stessi imprenditori edili che si sono trovati i cantieri danneggiati e i lavori da rifare, hanno identificato a uno a uno tutti questi giovanissimi. E per farlo hanno avviato una delicata indagine via social che ha portato a isolare e acquisire decine e decine di video. Quindi, attraverso il profilo di chi ha pubblicato i filmati è stato poi possibile identificare questi studenti. “Beccati” una ventina di giovanissimi. Quanto accadrà loro è al vaglio ovviamente del Tribunale per i minorenni.

Rischiano tutti una denuncia per atti vandalici ma anche per un’altra lunga serie di reati che vanno dal furto al danneggiamento aggravato. Gli stessi ragazzini che giocano a Gomorra sono sono ora al centro di altri accertamenti investigativi che i carabinieri di Molassana e della compagnia di San Martino hanno già avviato da diverso tempo.

I pattugliamenti per identificare i ragazzini

I militari diretti dal tenente Marco Merola e dal luogotenente Roberto Rossi hanno in queste settimane aumentato la pressione nel quartiere, già stremato dai fatti dell’incendio in Via Piacenza.

Ma l’aumento delle pattuglie ha permesso di arrivare a studenti che si aggiravano per il quartiere della Valbisagno con droga – cocaina, crack e hashish in particolare – e armi come coltelli e spranghe.

Ragazzini che giocano a Gomorra: vandalizzati cantieri della Valbisagno, sede della polizia del quartiere
Nuova sede della Polizia Locale in Valbisagno, da cui i pattugliamenti per identificare i giovani – da: GenovaQuotidiana

Tutti questi giovani sono stati denunciati a piede libero per reati che vanno dalla detenzione ai fini di spaccio di droga al possesso di coltelli o oggetti atti ad offendere.

Ma la sorpresa i militari l’hanno avuta nel confrontare i nominativi inseriti nelle denunce. Molti dei giovani che erano stati segnalati, infatti, corrispondono a quelli finiti nei guai per aver fatto irruzione all’interno dei box o nei cantieri. Ciò dimostra come esista nel quartiere una vera e propria banda di giovanissimi che, oltre al vandalismo, è attiva anche nello spaccio e nelle rapine.

Il caso dei ragazzini che giocano a Gomorra non è isolato

L’operazione dei carabinieri di Molassana che ha scoperto questa banda di ragazzini che giocano a Gomorra riporta l’attenzione sulla criminalità minorile. In estate, era già scattato l’allarme in città per le attività illecite compiute da minori. Questi avevano messo a segno una serie infinita di furti, rapine, aggressioni e violenze sessuali.

Immagine di copertina di repertorio

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