Intervista a un alieno: autismo, se lo conosci non lo eviti
Presentato al Centro Studi Edoardo Vitale il libro “Intervista a un alieno” di Fabio Casulli: la testimonianza di un soggetto autistico. L’opera, nella collana “Altri talenti”, è edita da So. Crem Ets con la sponsorizzazione della Cooperativa Lubrani e vuole meglio far conoscere al pubblico dei “normali” le problematiche e le esperienze vissute in prima persona dall’autore, un soggetto autistico o meglio, come si definisce lui, un alieno.
Dal libro di Fabio Casulli abbiamo tratto alcune sue considerazioni che ben descrivono l’autismo e le relazioni con il mondo dei “normali”:
“…Il mondo costruito dai neurotipici per i neurotipici ha definito la mia condizione con il termine di “autismo”. La parola deriva dal greco “autos” che vuol dire “stesso” con riferimento alla chiusura in se’ stessi che sembra caratterizzare noi autistici. Io preferirei un termine diverso. “Alieno” credo che descriva molto meglio la nostra condizione. La parola deriva dal latino “alienus”. In un vocabolario di latino molte sfumature di significato per questa parola. Uno è “straniero”. Siamo stranieri sul nostro stesso pianeta, incapace di riconoscerci, di capirci, poco impegnato a provarci, molto meno di quanto siamo costretti a fare noi con lui. Ma anche “ostile”, “avverso”, “contrario”, perché il mondo ha sempre paura di ciò che è diverso, ed è così che lo percepisce, che ci percepisce, ma è così che noi viviamo, è il mondo a essere ostile a noi, senza motivo, schiavo di preconcetti e paure ataviche. E il vocabolario continua a descrivere la nostra condizione aggiungendo “inopportuno”, “inadatto”, “incompatibile”, “inappropriato”, “pagano”; è così che ci fate vivere dicendo che siamo inopportuni nel parlare, inadatti nelle relazioni che sono nel cuore della natura dei neurotipici, dunque incompatibili con la società nella quale tuttavia siamo costretti a vivere, inappropriati nelle compagnie di amici che stanno per i fatti loro, pagani di un mondo invece che un dio.”
Leggere “Intervista a un alieno” è come calarsi in un mondo che se lo conosci non lo eviti, una testimonianza vissuta sulla propria pelle da “alieno”.