Gli artificieri al lavoro per la bonifica di due ordigni bellici in una casa

Un Halloween con scherzetto davvero inaspettato per i residenti di un’abitazione in Via Loria a Genova (nel cosiddetto “Biscione”), dove nel pomeriggio di giovedì gli artificieri del 32° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, unità specialistica della Brigata Alpina “Taurinense”, con sede a Fossano, nel cuneense, sono accorsi per la bonifica di due ordigni bellici.

Per la precisione, si trattava di due bombe a mano risalenti alla Prima e alla Seconda guerra mondiale. Gli artificieri del 32° Guastatori sono intervenuti nel giro di poche ore dalla richiesta delle Prefettura di Genova per rimuovere e trasportare in sicurezza gli ordigni fino a una zona sicura, dove in seguito hanno proceduto con la distruzione.

Per garantire la massima sicurezza a tutti i residenti, due piani interi del civico coinvolto sono stati sgomberati, grazie anche all’aiuto dei Vigili del Fuoco.

Bonifica di ordigni bellici, un’operazione necessaria molto più spesso di quanto si potrebbe credere

Considerando che solo nel corso del 2023 gli artificieri hanno bonificato 2.170 ordigni nell’area di competenza di questo reggimento, ossia Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, tra cui 4 bombe d’aereo a elevato potenziale, si capisce quanto ancora il conflitto mondiale sia dormiente e presente nel territorio del Nord Italia.

La maggior parte di questi ordigni infatti risale al periodo della guerra civile che ha sconvolto il nostro Paese tra il 1943 e il 1945. Mine e bombe si trovano tuttora nel sito di posizionamento o di caduta di ottant’anni fa e riemergono a causa di cantieri o di eventi climatici particolarmente intensi. Nel luglio 2023 una bomba è stata rimossa dal cantiere del Waterfront di Levante, mentre qualche giorno prima una delle bombe d’aereo è emersa dal cantiere del Terzo Valico e del Nodo di Genova vicino a Genova Brignole. Genova chiaramente costituì un obiettivo primario durante la Seconda Guerra Mondiale – più di 50 bombardamenti solo nel 1944 – e la bomba miracolosamente inesplosa a San Lorenzo è solo una delle tante cadute sulla città senza esplodere.

Non a caso la legge 177/2012 ha introdotto gli obblighi precisi da rispettare nei cantieri per valutare la possibilità di ritrovare eventuali ordigni bellici inesplosi. 

Non solo cantieri: tra appassionati e ritrovamenti casuali, il rischio è concreto

Ci sono però anche gli appassionati di cimeli militari che maneggiano ordigni inesplosi incautamente in zone abitate e che costituiscono un pericolo per sé e per le persone ignare intorno. Si possono immaginare le conseguenze se una delle due bombe a mano fosse esplosa nel Biscione. Ci sono poi i ritrovamenti di alpinisti o di fungaioli che s’imbattono in ordigni per caso, spesso nei pressi di laghi prosciugati dalla siccità.

Se si trova un ordigno inesploso o si è a conoscenza di persone che maneggiano questo tipo di cimeli potenzialmente letali, è bene contattare le Forze dell’Ordine in modo da far intervenire al più presto gli artificieri. L’opera di bonifica del territorio, sia in contesto urbano che rurale, è fondamentale per la sicurezza e la salute pubblica, oltre che per salvaguardare le infrastrutture.

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