120 anni/n. 15 – So.Crem, riflessioni sul fine vita

SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 15

Il Convegno “Il Rumore del Lutto” ha aperto le sue porte ai cittadini genovesi il 3 e 4 ottobre 2024 nel suggestivo Pantheon del Cimitero Monumentale di Staglieno, un luogo simbolico che ospita le tombe di personalità illustri di Genova. Organizzato da So.Crem Genova in collaborazione con la Curia e il Comune di Genova, il convegno ha voluto creare un dialogo aperto sulle tematiche legate al fine vita e al lutto, in linea con lo spirito del Festival Nazionale “Il Rumore del Lutto”, giunto quest’anno alla sua XVIII edizione. Un’attenzione particolare è stata riservata alle nuove sfide del lutto e al ruolo delle istituzioni sociali e comunitarie nell’accompagnare le persone colpite dalla perdita.

Un Incontro con Istituzioni e Relatori di Spicco

L’apertura del convegno dopo i saluti istituzionali, tra i relatori principali, Monsignor Marco Doldi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Genova, ha contribuito a portare una prospettiva spirituale al tema del lutto, richiamando l’importanza di riconoscere la dignità e il rispetto dovuti al momento del commiato.

Il programma del secondo giorno, venerdì 4 ottobre, è stato ricco di interventi che hanno toccato tematiche delicate come l’autolesionismo e il suicidio negli adolescenti (Gianluca Serafini), il lutto perinatale (Erica Zerbini) e le risorse comunitarie per famiglie in lutto (Anna Zunino). Non sono mancate riflessioni sul lutto digitale, il consenso del minore all’atto medico e l’analisi del legame tra uomo e animale, a cura di esperti come Davide Sisto, Luca Villa e Luisella Battaglia.

Il convegno è stato arricchito dagli interventi di altri studiosi di diverse discipline, che hanno esplorato il senso della morte, il lutto per la perdita di animali e le ripercussioni dei danni ambientali sul “pianeta morente”. Con la sua ampiezza tematica, l’incontro ha permesso un’esplorazione profonda dei diversi aspetti del lutto e della morte, temi che continuano a essere di grande importanza culturale e sociale.

Un Messaggio di Riflessività e Solidarietà dalla So.Crem Genova

Il presidente di So.Crem Genova, Ivano Malcotti, ha espresso il suo pensiero sull’importanza di un evento come “Il Rumore del Lutto” per la comunità genovese, sottolineando l’esigenza di affrontare il tema del fine vita con sensibilità e apertura. In un contesto in cui spesso il lutto viene vissuto in solitudine, Malcotti ha evidenziato il ruolo di So.Crem nel fornire strumenti e spazi di dialogo per accompagnare le persone in questo percorso.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale.

Eventi e attività ospitate

Il 23 settembre 2023, presso Villa delle Peschiere a Genova, si è tenuto il convegno “Post pandemia e nuove strategie per la vita sociale delle persone con autismo”, un evento che ha approfondito le sfide e le necessità sociali emergenti per le persone con autismo, in particolare adolescenti e giovani adulti, nel contesto post-pandemico. La pandemia ha infatti segnato un profondo cambiamento nelle abitudini sociali di tutti, ma ha avuto un impatto ancora più significativo su coloro che vivono con disturbi dello spettro autistico, evidenziando l’urgenza di nuove strategie di supporto.

Programma e Partecipanti

L’evento ha visto l’intervento di esperti e professionisti di vari settori. L’apertura dei lavori è stata affidata al Professor Michele Zappella, figura di rilievo nel campo delle neuroscienze e dello sviluppo infantile, seguita dalle presentazioni di Daniela Verrina e Claudia Sedaiu, magistrati che hanno contribuito con una prospettiva legale e sociale. L’incontro si è articolato in tavoli tematici, offrendo ai partecipanti un’opportunità di dialogo e confronto su strategie educative, assistenziali e di cura che rispondano meglio alle sfide emerse nel post-pandemia.

L’impatto del Covid-19 sulle Persone con Autismo

L’incontro ha messo in luce quanto sia fondamentale ripensare gli approcci sociali e educativi per le persone con autismo, specialmente in un’epoca in cui la pandemia ha ridotto le interazioni sociali e accentuato l’isolamento. I partecipanti hanno riflettuto su soluzioni che possano supportare meglio i giovani con autismo, aiutandoli a integrarsi e a costruire legami significativi nonostante le difficoltà poste dal contesto attuale.

Per ulteriori informazioni su eventi e attività, visita il sito.

SO.CREM Genova: notizie ed Eventi

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Spoglie: riti e funzioni nella storia

La cremazione in Europa nell’Età Moderna

La cremazione ha impiegato secoli per essere accettata nelle culture e nelle legislazioni europee. In alcune nazioni era proibita per legge e punibile con la morte se era associata a riti pagani.

Alcune volte le autorità usarono la cremazione con intento punitivo verso i condannati per eresia che venivano mandati al rogo. Ma non soltanto da vivi, anche dopo morti… ad esempio il teologo inglese John Wycliff nel XIV secolo (con molto anticipo su Martin Lutero) tradusse la Bibbia in inglese, anticipò molte idee della Riforma protestante ed espresse forti dubbi sulla transustanziazione (la conversione durante la consacrazione eucaristica della sostanza del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo). Queste e altre sue posizioni teologiche furono dichiarate eretiche. Wycliff morì di morte naturale nella sua parrocchia di Lutterworth nell’Inghilterra centrale nel 1384, ma nel 1415 il Concilio di Costanza lo dichiarò ispiratore delle tesi eretiche del teologo e predicatore boemo Jan Hus, che lo stesso Concilio condannò al rogo. Si volle allora infliggere la stessa pena anche a Wycliff, benchè fosse già morto da decenni, cosicché nel 1428 i suoi resti furono riesumati, bruciati e dispersi nel fiume che scorre accanto al villaggio in cui visse gli ultimi suoi anni.

Vi furono però alcuni casi di cremazione ufficialmente accettata in occasioni eccezionali come l’epidemia di peste del 1656 a Napoli dove in una settimana furono bruciati i cadaveri di sessantamila vittime del morbo.

Nel 1658 il filosofo, scienziato e scrittore inglese Sir Thomas Browne scrisse “Hydriotaphia, Urn Burial, or, a Discorse of the Sepulchral Urns lately found in Norfolk”, dove medita su quanto siano effimeri la fama e il ricordo dei vivi verso i defunti e considera la cremazione come un mezzo per raggiungere l’oblio, riflettendo sul fatto che “non c’è antidoto contro l’Oppio del tempo”.

Il primo essere umano di cui fu registrata la cremazione in Europa nei tempi moderni fu Honoretta Brooks Pratt, suocera del medico e bibliotecario inglese Charles Morton; la donna morì il 26 settembre 1769 e fu cremata illegalmente nel cimitero di Hanover Square a Londra.

Intorno al 1870, grazie anche ai contatti con le civiltà extraeuropee che la praticano, iniziò a sorgere un movimento internazionale per reintrodurre la cremazione in Europa; inoltre era forte all’epoca la teoria dei miasmi, che riteneva le malattie infettive causate da “miasmi” e particelle velenose (non si pensava ancora agli agenti patogeni vivi, batteri e virus) e si riteneva che la cremazione avrebbe ridotto la quantià di “aria cattiva” che causava malattie, la “mal’aria”.

A ciò si aggiungeva il secolarismo che acquistava credito nei circoli culturali e intellettuali. In Italia il movimento era associato all’anticlericalismo e alla Massoneria.

Il personaggio
“Ho capito che nella vita, non occorre sbattere tanto sai, per essere felici. Basta accettarla così, come viene”
Paolo Villaggio


La Società Genovese di Cremazione (So.Crem)

Fondata il 14 aprile 1897 e riconosciuta come Ente Morale nel 1902, rappresenta una realtà consolidata nel panorama del Terzo Settore italiano.

Negli anni Ottanta del XX secolo la SO.CREM si espande e si rinnova

Nessuna società, nessuna azienda, ma in realtà nessun singolo essere umano, e a maggior ragione nessun gruppo di individui uniti da un ideale, uno scopo e un’attività possono rimanere fissi e immutabili per lungo tempo. Niente di strano quindi che anche la Società di Cremazione genovese con passare dei decenni abbia avuto la necessità di evolversi e di rendere più moderna la sua struttura societaria e la sua tecnologia operativa.

Sono gli anni Ottanta del secolo scorso quelli in cui So.Crem. di Genova inizia a modernizzare il suo metodo di lavoro e i suoi impianti: in quel periodo diventa necessario acquistare forni crematori più efficienti perché proprio quegli anni vedono un aumento significativo delle richieste di cremazione; evidentemente la popolazione, i cittadini genovesi – ma quelli italiani in genere – prendono maggiore consapevolezza della praticità, dell’igiene della pratica crematoria, che non va a discapito né a offesa di nessuna fede religiosa e non è – né vuole essere – un simbolo di nessuna ideologia filosofico-teologico-politica particolare. Questo aumento delle richieste di cremazione porta naturalmente alla necessità per So.Crem. di evolvere dal punto di vista tecnologico, prima affiancando e poi sostituendo i suoi impianti storici con altri più moderni e funzionali; nei primi anni Ottanta infatti viene acquistato un moderno (all’epoca) forno inglese da affiancare ai due gloriosi forni “Gorini”, che in seguito sono stati sostituiti con altri forni “Shelton”. 

Un data importante per So.Crem. è stato l’anno 1986, quando è stato acquistato un appartamento nel centro città, in via Lanfranconi al civico 1, interno 4, al limite del cosiddetto Quadrilatero nel quartiere di Portoria, zona munita di numerosi e comodi mezzi di collegamento; qui è stata trasferita la sede sociale. In seguito So.Crem. ha acquistato nello stesso stabile altri appartamenti sia per le aumentate esigenze operative che per l’archiviazione dei documenti societari. All’interno numero 7, un’unità immobiliare è stata attrezzata ad “Auditorium” dove vengono svolti i numerosi interessanti convegni organizzati dall’Ente

So.Crem invita chiunque a sostenere i suoi ideali di civiltà e progresso, offrendo la possibilità di partecipare a iniziative culturali e di esprimere la propria volontà di cremazione attraverso l’iscrizione all’associazione. Con sede e direzione in Via Lanfranconi, 1/4 Sc. A, Genova, So.Crem continua a essere un punto di riferimento per chi cerca un approccio rispettoso e consapevole alla cremazione e al fine vita.


SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 15

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https://liguriaday.it/2024/04/11/oltre-un-secolo-di-attivita-culturali-sociali-e-formative-so-crem-120-anni-n-1

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