Mario Sanna sospende lo sciopero della fame dopo l’incontro con i rappresentanti del Governo e del Parlamento. Il testo integrale della lettera al Presidente Draghi
Mario Sanna ha pubblicato da poco il suo ultimo aggiornamento. Dopo 13 giorni di sciopero della fame finalmente il 19 gennaio ha avuto luogo l’incontro con la Dr.ssa Genovese in rappresentanza del Governo, l’On. Pezzopane per il Parlamento ed il commissario per la ricostruzione al sisma Dr. Legnini che “ci hanno dato la loro sincera solidarietà e si sono dimostrati d’accordo per la costituzione di un fondo a favore delle vittime del terremoto di Amatrice.“. Questo il commento a caldo di Mario.
Basta visitare la pagina Facebook Associazione Il sorriso di Filippo per capire che Mario Sanna non è solo a combattere questa battaglia, ma ciò non ha impedito ritardi e parziali insuccessi.
Era il 24 agosto 2016 quando la terra, ad Amatrice, ha cominciato a tremare. Tra le 299 vittime c’è anche Filippo Sanna, 23 anni, studente universitario estratto dalle macerie ancora vivo, ma deceduto in seguito alle ferite riportate.
Da allora Mario, suo padre, non si dà pace affinché venga garantito un fondo per tutte le vittime di quel terribile terremoto.

Il 24 agosto 2021 il Presidente Mario Draghi si è recato ad Amatrice per una commemorazione del tragico evento e proprio in quella occasione ha fatto una promessa solenne: si è impegnato affinché venga approvata la proposta di legge per la richiesta di copertura per il fondo delle vittime di Amatrice ferma ormai dal 2018.
Invece “E’ successo che il Governo. Il Governo, non il Senato, ha respinto l’emendamento! Capisce Presidente? Il suo Governo ha respinto l’emendamento per la copertura del fondo per i familiari delle vittime del sisma di Amatrice e L’Aquila. Cioè sono stati finanziati i bonus rubinetti e tv rispettivamente con 20 milioni e 68 milioni in legge di bilancio ma per il fondo non c’è spazio di manovra. Sono stati elargiti altri 6 miliardi per la ricostruzione dei territori del sisma nel centro Italia, ma per le vittime ed i loro familiari non c’è spazio di manovra.”
Questo è uno stralcio della lettera che Mario Sanna ha indirizzato al presidente Mario Draghi il 7 gennaio, giorno in cui ha iniziato il suo sciopero della fame per far sentire le sue ragioni. Mario Sanna chiede a gran voce un incontro con il Presidente Draghi per trovare una soluzione al problema.
Di seguito il testo integrale della lettera.
Buongiorno Presidente Draghi,
Come si dice l’Epifania tutte le feste si porta via e con le feste è stata licenziata anche la legge di bilancio. Oggi 7 Gennaio 2022 si torna alla “normalità”. Le occasioni si dice che bisogna coglierle al volo e Lei Presidente ne ha avuta una enorme per poter far fronte alla promessa fattaci il 24 Agosto del 2021 in occasione del nostro incontro ad Amatrice per commemorare i nostri morti in quel tragico terremoto di 5 anni e mezzo fa oramai. Una promessa solenne di risoluzione dell’annosa richiesta di copertura per il fondo che ci riguarda e che giace come proposta di legge ormai dal 2018. Una promessa che abbiamo raccolto con entusiasmo e fiducia. In questa legge di bilancio il Senatore D’Alfonso le aveva offerto un assist meraviglioso presentando un emendamento per la copertura finanziaria della proposta di legge. Quando ho appreso della presentazione dell’emendamento mi sono detto è fatta, finalmente gli anni di incessante battaglia hanno portato al risultato che attendevamo. Il Senatore D’Alfonso è Presidente della Commissione Finanze del Senato, quindi persona autorevole e qualificante della proposta. Se lo ha presentato lui, le probabilità di approvazione sono alte. E poi, mi sono detto, c’è il Presidente Draghi che certamente non si farà sfuggire la possibilità di mantenere la promessa fatta. Siamo in una botte di ferro! Che ingenuo che sono Presidente! CHE STUPIDO!
Pensavo che le parole date, qualora ce ne fosse stata l’occasione, sarebbero state mantenute, pensavo che tutte le dichiarazioni, gli abbracci formali, le interviste rilasciate fossero vere, sincere.
E allora Presidente sa cosa le dico? Che LEI dovrà forzatamente occuparsi di noi. Io la costringerò ad occuparsi di noi sia che lei sarà ancora Presidente del Consiglio sia, come si dice in giro, da neo Presidente della Repubblica. Perchè io da oggi inizio uno sciopero della fame ad oltranza per chiedere un incontro con Lei e trovare una soluzione al problema. I nostri morti sono morti di Stato! E lo Stato DEVE a loro e a noi un riconoscimento tangibile e concreto. Di parole e di pacche sulle spalle ne abbiamo ricevute fin troppe. Ora basta! La misura è colma!
Da oggi lei sa che un uomo, un padre, sta facendo lo sciopero della fame per il figlio che lo Stato con le sue responsabilità gli ha portato via.
Buona giornata Presidente Draghi.
E’ davvero auspicabile, a seguito dell’incontro di ieri, che si possa giungere ad un risultato concreto entro la fine dell’anno.
“A questo punto il nostro lavoro termina qui – dice Mario Sanna – sospendo lo sciopero della fame e ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi giorni con messaggi e condivisioni. Un ringraziamento speciale a Bartolomeo Smaldone e Oscar Ramirez Docet, costantemente al mio fianco in questa battaglia.
E un grazie dal profondo del cuore al nostro angelo Filippo.”
E’ possibile seguire Mario Sanna e le iniziative che sta portando avanti sulla pagina Facebook e sul canale You Tube Associazione Il Sorriso di Filippo.