L’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, torna in libertà dopo la detenzione nel carcere di Marassi e i domiciliari scattati da metà luglio su richiesta degli avvocati Enrico e Maria Scopesi. Il giudice ha dunque accettato nella giornata di oggi l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dai due legali dopo il patteggiamento di Signorini che, stando alle prime indicazioni, prevedrebbe una pena di 3 anni e 5 mesi con l’accusa di corruzione propria e impropria e la confisca di un importo vicino ai 104mila euro.
Altro punto fondamentale dell’accordo con la procura è il divieto di esercitare impresa o ricoprire uffici e incarichi direttivi in imprese per 12 mesi ai danni dell’imprenditore, misura che potrebbe essere ratificata, o meno, nei primi giorni di novembre. La revoca degli arresti domiciliari e il patteggiamento di Paolo Emilio Signorini si aggiungono inoltre a quelli di Aldo Spinelli e Giovanni Toti, rispettivamente condannati a 3 anni e 2 mesi e a 2 anni e un mese, questi ultimi convertiti in 1500 ore di lavori socialmente utili.
Alla luce dei nuovi approfondimenti della GDF, quando stabilito finora potrebbe essere rivisto, ridiscusso e aumentato in sede di patteggiamento dopo le elezioni regionali che stanno tenendo la Regione con il fiato sospeso.