Piazza Navona: la maledizione degli innamorati e altre leggende
Piazza Navona è una delle piazze più famose di Roma e del mondo, si trova nel cuore del Rione Parione, ed è ricca di storia e di curiosità, tra cui alcune davvero insolite che si legano alla leggenda e alla tradizione intorno a quello che è stato definito il capolavoro del barocco romano.
Piazza Navona ai tempi dei Romani
Piazza Navona è stata costruita sopra quello che ai tempi dei nostri antenati romani era lo Stadio di Domiziano, fatto edificare dallo stesso imperatore nell’86 d.C. e restaurato da Alessandro Severo nel III secolo. Già prima di lui Cesare e poi Augusto avevano organizzato degli spazi circondati da gradinate per la celebrazione dei ludi. Nerone in seguito vi fece costruire un piccolo anfiteatro per l’organizzazione dei Neronia, giochi quinquennali celebrativi del suo regno.
Lo Stadio di Domiziano
Lo stadio era lungo 265 metri, largo 106 e capace di ospitare 30.000 spettatori. Nel Circo Agonalis, ispirandosi alle olimpiadi greche, si disputavano gare di atletica leggera, pugilato, combattimenti di gladiatori, poesia, e molto altro. Sempre affollatissimo durante i giochi, era circondato da taverne e locali di ristoro dove i romani amavano ritrovarsi.
Il nome deriva proprio dai giochi in agonis e nel tempo il nome si è adattato in “Navone” e infine “Navona”, anche per la forma similare a quella di un’enorme nave. Lo stadio fu utilizzato fino al V secolo.
Il Barocco e le fontane
Dopo un lungo periodo di abbandono seguito alla caduta dell’impero romano, la piazza intorno alla seconda metà del XV secolo divenne un grande mercato all’aperto e per questo venne lastricata ed i resti dell’antico stadio ricoperti, ancora oggi infatti il livello è di sei metri superiore rispetto ad esso.
Le famosissime fontane che rendono la piazza un luogo unico sono la Fontana del Moro, la Fontana del Nettuno, ma soprattutto la grande Fontana dei Quattro Fiumi, realizzata da Gian Lorenzo Bernini tra il 1648 ed il 1651.
I fiumi, attraverso quattro monumentali figure maschili, simboleggiano i continenti all’epoca conosciuti: il Danubio per l’Europa con un cavallo, il Gange per l’Asia, con un remo e un dragone, il Nilo per l’Africa con il volto velato per le origini ancora sconosciute, un leone e una palma ed infine il Rio de la Plata con un braccio sollevato per l’America.
Le allegorie dei quattro fiumi dovevano celebrare il potere della Chiesa nel mondo.
La rivalità tra Bernini e Borromini
La tradizione vuole che tra i due maggiori architetti dell’epoca ci fosse un’accesa rivalità e che per questo motivo, nella Fontana dei Quattro fiumi, la statua che rappresenta il Nilo avrebbe il capo velato per rifiutarsi di guardare l’opera del Borromini, mentre quella che simboleggia il Rio della Plata avrebbe la mano alzata per paura che gli cada addosso la facciata della Chiesa di Sant’Agnese in Agone, opera dello stesso scultore.
La maledizione degli innamorati
Un’antica leggenda narra che un tempo una strega lanciò una maledizione sulla Fontana dei Quattro Fiumi: tutti gli innamorati che passeggiandovi intorno avessero girato in senso orario, si sarebbero lasciati entro sei giorni.
Il sortilegio della strega sembra sia avvenuto tra il 1700 ed il 1800, come viene ricordato in alcuni sonetti romani, e non è mai stato sciolto…Ancora oggi gli innamorati scaramantici devono prestare molta attenzione e fare il giro della fontana sempre in senso orario, mantenendo la fontana stessa sulla destra. La cosa più strana è che chiunque arrivi alla Fontana, la costeggia quasi sempre in senso antiorario… Attenzione, l’incantesimo non funziona in senso inverso!
Le Naumachie
Il 23 Giugno del 1652 papa Innocenzo X fece allagare per la prima volta la piazza, per dare sollievo dal caldo ai cittadini romani e inaugurare i “giochi d’acqua”. Da allora tutti i sabati e le domeniche di Agosto venivano chiusi gli scarichi delle fontane e la piazza diventava un lago in cui si potevano svolgere le rievocazioni delle grandi battaglie navali, le Naumachie, il momento centrale e più atteso degli agones.
L’acqua non poteva essere più di tanto profonda (si stima circa 50 cm.), ma la piazza era a quei tempi concava, non come la vediamo oggi, e questo permetteva lo svolgersi dei giochi.
Nel 1676 si interruppe però questa tradizione tanto cara ai romani, per timore che si diffondessero malattie, ma poi, con il benestare del medico del papa, si riprese pochi anni dopo e l’ultimo allagamento di cui si ha notizia risale al 1865.
Nel 1870 con i lavori per la pavimentazione venne dato alla piazza un andamento convesso, e le Naumachie ed i giochi non poterono essere più organizzati.
La festa della Cuccagna
Il popolare gioco dell’Albero della Cuccagna si teneva a Maggio in Piazza Navona presso la Fontana del Moro. I partecipanti dovevano riuscire ad arrampicarsi su un alto palo cosparso di materiale scivoloso per raggiungere e conquistare i premi posti in cima. Una delle strade adiacenti alla piazza porta ancora questo nome, via della Cuccagna.
La Giostra del Saracino
La Giostra del Saracino iniziò ad essere organizzata a Piazza Navona a partire dal 1634. Consisteva in un duello di tradizione medievale tra due cavalieri in armatura, che si sfidavano lungo la piazza con le loro lance.
Il cinema
In Piazza Navona anche il cinema italiano e internazionale hanno trovato ispirazione in un contesto unico al mondo, dando forma e luogo a memorabili scene, come quelle dei film, solo per citarne alcuni, “Ieri, oggi e domani”, “Poveri ma belli”, “ Nestore, l’ultima corsa” ,“Il talento di Mr. Ripley”, “La grande bellezza”, “Mangia, prega, ama”, “Angeli e demoni”, e molti altri che hanno trovato un set speciale nella più bella piazza del barocco romano.
La Befana
Non ci sono bambini a Roma che non siano stati portati a Piazza Navona il 6 Gennaio almeno una volta e adulti che non abbiano bellissimi ricordi nella piazza.
L’Epifania è una festa molto sentita nella Capitale, e tutti i romani, grandi e piccoli, un tradizionale giretto lo fanno sempre…
A poca distanza dalla Fontana dei quattro fiumi viene installata un’antica giostra con cavalli, ci sono tantissime bancarelle di dolciumi e decorazioni natalizie, e alla fine arriva lei, la Befana tanto attesa, che scende, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco di Roma, dalla cima del Palazzo… tra zucchero filato, mille lucine, musiche e “scopine scacciaguai”, per portare dolci ai bambini che l’aspettano felici.
Piazza Navona è davvero un luogo speciale: arte, cultura, storia, leggende, magia e divertimento, dai tempi degli antichi romani un posto unico al mondo!
Photo credit: Laura Spadella