Gestione e collaborazione nei contesti lavorativi
SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 12
Il corso sulle Dinamiche di Gruppo organizzato da So.Crem Genova è un’iniziativa formativa di grande rilevanza, pensata per fornire strumenti efficaci nella gestione delle relazioni interpersonali e delle dinamiche sociali, sia in contesti professionali che personali. Questo corso, della durata di 72 ore, si svolge in un’unica edizione presso il Centro Studi Edoardo Vitale, sede storica delle principali attività formative e culturali di So.Crem.
Obiettivi del Corso
Il corso si propone di esplorare in profondità il funzionamento dei gruppi e le loro dinamiche interne, aiutando i partecipanti a comprendere i processi relazionali che si sviluppano all’interno di qualsiasi contesto collettivo, con particolare attenzione ai luoghi di lavoro. L’obiettivo principale è fornire strumenti pratici e teorici per migliorare la gestione dei conflitti, facilitare una comunicazione più efficace e promuovere un clima collaborativo.
Attraverso una formazione di questo tipo, i partecipanti saranno in grado di sviluppare competenze fondamentali per creare ambienti di lavoro armoniosi, dove il benessere generale del gruppo diventa la base per una maggiore sicurezza e soddisfazione professionale.
Strumenti Didattici
Il programma didattico del corso è strutturato in modo da alternare sessioni teoriche a esercitazioni pratiche, in modo da garantire un approccio formativo completo. Le metodologie utilizzate includono:
- Esercitazioni pratiche per simulare situazioni di gruppo reali.
- Role-playing per esplorare e comprendere i diversi ruoli all’interno di un gruppo.
- Discussioni di casi studio, che permettono di analizzare situazioni conflittuali o problematiche già sperimentate in contesti lavorativi, e di applicare le tecniche apprese.
Eventi e attività ospitate
I Giovedì Letterari del Centro Studi Edoardo Vitale: Cultura e Condivisione
I Giovedì Letterari del Centro Studi Edoardo Vitale, promossi da So.Crem Genova, sono appuntamenti culturali settimanali che hanno come obiettivo l’approfondimento di temi complessi legati alla vita, alla morte, alla cura e alla bioetica. Questi incontri rappresentano un’occasione unica per la comunità genovese di riflettere su questioni profonde, attraverso la lente della letteratura, della musica e delle arti.
Un Circolo di Riflessione e Inclusione Sociale
Nati con l’intento di soddisfare un crescente bisogno culturale, i Giovedì Letterari si sono affermati come un importante spazio di discussione, rivolto a curiosi, appassionati e studiosi. Gli incontri si svolgono presso il Centro Studi Edoardo Vitale, sede delle principali attività culturali di So.Crem Genova, e offrono la possibilità di esplorare tematiche che spaziano dalla medicina alla filosofia, dalla bioetica alle scienze umane.
Temi e Protagonisti degli Incontri
Negli ultimi cicli, i Giovedì Letterari hanno toccato argomenti di grande rilevanza sociale, come il diritto alla morte dignitosa, la cura palliativa, e la gestione della malattia terminale. Alcuni degli incontri più significativi includono:
“Il diritto a vivere e il diritto a morire” Professoressa Rosagemma Ciliberti, che ha affrontato temi etici legati alle decisioni di fine vita.
“La dimensione umana della medicina” Professor Giovanni Murialdo, una riflessione sulla relazione tra medico e paziente, con un focus sul rispetto della dignità umana.
“Alzheimer: avere cura di chi si prende cura” Professor Guido Rodriguez, in cui è stato discusso il ruolo dei caregiver e la sfida emotiva che affrontano nell’assistenza a pazienti con malattie degenerative.
Un Luogo di Crescita e Condivisione
I Giovedì Letterari non sono solo incontri culturali, ma veri e propri momenti di crescita collettiva. Attraverso la partecipazione attiva, i partecipanti possono scambiare idee, confrontarsi su temi delicati e riflettere sulle grandi questioni esistenziali. Questo circolo virtuoso non solo arricchisce il patrimonio culturale della comunità, ma contribuisce anche a promuovere l’inclusione sociale e a costruire una rete di relazioni basata sull’ascolto e sul dialogo.
staff So.Crem
Focus sul Benessere del Gruppo
La formazione offerta da So.Crem Genova attraverso questo corso non si limita alla gestione delle problematiche pratiche e organizzative, ma mira a migliorare anche il benessere emotivo dei partecipanti e dei gruppi in cui operano. Il corso promuove infatti l’importanza della comunicazione assertiva, della gestione consapevole delle emozioni e della creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso.
Grazie all’esperienza e all’approccio olistico del Centro Studi Edoardo Vitale, i partecipanti potranno acquisire competenze pratiche che troveranno immediata applicazione nella vita quotidiana e professionale.
Per maggiori dettagli sui corsi aperti al pubblico, e per conoscere altre iniziative formative, è possibile visitare il sito ufficiale di So.Crem Genova.
A cura della Redazione
Spoglie: riti e funzioni nella storia
I Sikh, stretti tra islam e induismo
Come il giainismo e il buddismo, anche il sikhismo è una religione “derivata” dall’induismo (benché alcune definizioni e alcuni concetti siano mutuati dall’islam); ma il giainismo è molto antico mentre il primo maestro spirituale dei sikh, Guru Nanak Dev ji, visse tra XV e XVI secolo. Una religione giovane, seguita da quasi 50 milioni di fedeli per lo più indiani o della diaspora indiana nel mondo. Gli uomini sikh sono facilmente riconoscibili dal turbante che indossano. Il termine sikh significa “discepolo, studente”, intendendo dire che si continua ad imparare come studenti per tutta la vita.
La religione sikhista include la fede in un unico Dio creatore, l’unità e l’uguaglianza divina di tutta l’umanità (perché Dio è presente in tutti e in ogni cosa, il creatore e la creazione sono un’unica cosa), l’impegno a una vita onesta e a operare per il bene e la prosperità di tutta l’umanità. Secondo i sikh nessuna religione può dirsi “quella vera”, nessuna religione detiene la verità assoluta.
I sikh credono nella reincarnazione, quindi la morte è semplicemente un passaggio inevitabile nel ciclo di rinascite verso la “liberazione” finale e la completa unità con Dio. Normalmente cremano i loro defunti, analogamente a ciò che è praticato nell’induismo, ma non è un obbligo; è accettata anche la sepoltura in terra o nel mare; ci sono – ovviamente – riti funebri (Antam Sanskar) con preghiere e letture di testi sacri. Al termine della cremazione le ceneri vengono raccolte e immerse in un fiume. I sikh non erigono monumenti funebri, né tombe né urne, perché ritengono che il corpo sia solo una “conchiglia” e la vera essenza di una persona sia l’anima.
Il rito nella storia è un approfondimento
a cura di Gianni Dall’aglio
Il personaggio
“Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo”
Mark Twain
La Società Genovese di Cremazione (So.Crem)
Fondata il 14 aprile 1897 e riconosciuta come Ente Morale nel 1902, rappresenta una realtà consolidata nel panorama del Terzo Settore italiano.
Il convegno su Mazzini e la commemorazione di Luigi Maria D’Albertis (1)
Per i genovesi sostenitori della cremazione e per i cosiddetti “liberi pensatori” tributare nuove onoranze a Mazzini nella sua città e nella ricorrenza della nascita ha un significato molto importante. Quello che si va a tenere è il quinto convegno nella storia delle società di cremazione e intende essere una platea di confronto delle diverse opinioni verso un’unità di intenti del movimento cremazionista, confronto non privo di intenzioni e connotati politici di stampo repubblicano e democratico. Insomma si intende superare le più semplici, diciamo così, motivazioni di natura igienica e scientifica che avevano connotato il movimento cremazionista nelle sue fasi iniziali e il tributare onori alla figura di Giuseppe Mazzini esplicita e suggella questo orientamento in senso politico.
Il convegno offre anche un’importante occasione di riunificazione tra le due correnti del “Grande Oriente d’Italia” che si erano divise facendo capo alle sedi di Milano e di Roma. I massoni del Grande Oriente collaborarono molto con le società di cremazione nell’organizzazione del convegno.
Grande visibilità ottiene, tra le manifestazioni mazziniane, il 1° Congresso del Libero Pensiero tenutosi il 21 giugno nei locali della Biblioteca Berio con Giuseppe Macaggi come presidente.
Ma non c’è solo Mazzini al centro dell’attenzione del convegno; esso mira a promuovere e favorire ulteriormente la cremazione, prevedendo incentivi alla propaganda e modifiche alle leggi in vigore. Su proposta del genovese Mario Quadrio, segretario del congresso, viene deciso di fondare un organismo unitario che rappresenti tutte le società di cremazione italiane, una Federazione, che verrà effettivamente costituita poco più di un anno dopo, il 20 settembre 1906.
Al congresso partecipano le società di cremazione consorelle di Asti, Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, Livorno, Mantova, Modena, Novara, Pistoia, Torino, e inviano una lettera di adesione quelle di Arezzo, Milano, Monza e Piacenza.
Il giorno 22 avviene il prologo: le delegazioni, accompagnate dalle insegne massoniche, si radunano nella sede della Società genovese, al piano terreno del n°16 di Vico Casana, e si dirigono verso il cimitero di Staglieno; prima di salire al mausoleo di Mazzini sostano “ammirati” presso il Tempio crematorio per “commemorare l’estinto grande esploratore [si tratta ovviamente di Luigi Maria D’Albertis] che, pur appartenendo a famiglia cattolica, non aveva temuto di mostrarsi incoerente col volere che una parte dei proprii capitali ingenti fosse destinata all’erezione del Tempio Crematorio di Genova”.
SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 12
Leggi tutti gli articoli dello speciale 120 anni di So.Crem