Prosegue il forum Teha, the European House Ambrosetti, che si tiene questo fine settimana a Cernobbio: in mattinata è arrivata anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che parteciperà a un panel sulla presidenza del G7 dopo l’incontro bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Giunto alla sua cinquantesima edizione, Forum di Cernobbio è un convegno internazionale a cui ogni anno partecipano importanti personalità della politica e dell’economia. La tre giorni sul Lago di Como organizzata da Thea Group si è aperta ieri con l’augurio di buon lavoro del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Al Forum partecipano diverse alte cariche istituzionali nazionali e straniere, oltre al gotha dell’industria e della finanza. Il tema scelto per quest’anno è “lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. Oltre a Meloni, a rappresentare l’Italia ci sono diversi esponenti del governo.
Tra gli interventi più significativi di ieri, il presidente azero Ilham Aliyev, che ha ribadito che «l’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaigian», che a sua volta è «il primo fornitore di petrolio e il secondo di gas» del nostro Paese. «Le forniture energetiche oggi dimostrano in modo chiaro che la sicurezza nazionale non può essere separata dalla sicurezza energetica. Oggi», ha proseguito, «3.500 chilometri integrati di gasdotti forniscono sicurezza energetica a 10 paesi, di cui 7 sono membri dell’Ue».
Aliyev sta cercando di consolidare i propri rapporti con l’Unione Europea, aumentando i partner nazionali per le forniture di gas. Al momento 10 Paesi hanno accordi commerciali con l’Azerbaijan per i combustibili fossili e altri tre sono in trattativa.
Orban, la conferma della stima per Giorgia Meloni
Tra gli ospiti internazionali di ieri anche il presidente ungherese Viktor Orban che ha confermato i buoni rapporti con Giorgia Meloni, che ha definito la sua “sorella cristiana”, oltre a una collega politica. «Avere le stesse basi culturali gioca un ruolo più importante rispetto al passato», ha dichiarato Orban. «Questo concetto ha un senso politico fondamentale per l’Ungheria ma credo anche per l’Italia e questo aspetto culturale della politica tornerà in Europa come è giusto che sia”.
Parole di apprezzamento per Raffaele Fitto, che il presidente dell’Ungheria ha definito “un uomo eccezionale” quando gli è stato chiesto se il ministro possa essere un buon vicepresidente della Commissione europea. Risposta neutra alla domanda su Ilaria Salis, che sarebbe una questione italiana: «Se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro. Dal punto di vista dell’Ungheria è più che sorprendente: venire in Ungheria in modo organizzato e commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel parlamento europeo è nello stile italiano, non ungherese. È un crimine anche se adesso non possiamo perseguirla perché il parlamento probabilmente le concederà l’immunità».
Un giudizio molto più esplicito invece su Ursula Von Der Leyen. Secondo Orban, la Commissione europea uscente è fallimentare «in termini di competitività dell’economia europea, migrazioni e stop alla guerra. Lo stesso establishment è ancora lì a Bruxelles e non è una cosa buona. Quando parlo di competitività dell’Europa intendo prima di tutto la riconsiderazione del Green deal perché ora è gestito contro la comunità imprenditoriale e la logica e l’interesse delle aziende europee».
L’incontro di oggi tra Meloni e Zelensky e il panel sul G7 con lo spettro dello scandalo Sangiuliano
Probabilmente Giorgia Meloni si aspettava questo appuntamento al Forum di Cernobbio con tutt’altro tono, per celebrare la presidenza italiana del G7 e il ruolo italiano sulla scena internazionale. La querelle che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano tuttavia ha scombinato i piani, anche in vista del G7 tematico proprio sulla cultura che inizierà a Napoli tra 12 giorni.
«Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia ma è stato importante il lavoro che ha fatto», ha dichiarato comunque Giorgia Meloni al Forum Teha. «Come aver significativamente incrementato visitatori e introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia. È stata una scelta intelligente interrompere la vergogna italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa e avviare grandi progetti che erano fermi da decenni».
La presidente del Consiglio non ha approfondito l’esito dell’incontro bilaterale con il presidente ucraino Zelensky, limitandosi a dire che è andato “bene”. Alla laconica dichiarazione ha fatto seguito una nota di Palazzo Chigi che riporta «Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un incontro bilaterale con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Il Presidente del Consiglio ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura».
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