Isola di Spargi: abbattuti sei cinghiali
Alla fine, i sei cinghiali che abitavano l’isola di Spargi sono stati abbattuti, come confermato da un post di Maurizio Leonardi Lombardi, Responsabile del Dipartimento Nazionale Tutela e Benessere degli Animali per Rinascimento Vittorio Sgarbi.
Lombardi ha denunciato il gesto, definendolo un atto di inciviltà compiuto sotto la responsabilità del Sindaco della Maddalena, Fabio Lai.
“Sardegna. Isola di Spargi, sono stati abbattuti sei esemplari. La loro colpa?Essere confidenti con l’essere umano.
Un gesto di inciviltà quello portato avanti dal Sindaco della Maddalena Fabio Lai”.
Ma ho intenzione – prosegue Lombardi – di tentare ancora un confronto con il Sindaco Fabio Lai il quale continua ad essere sordo alle richieste della compagine Animalista, dimostrando di portare avanti la solita politica ammazzanimali così diffusa ultimamente in molte Regioni italiane.
Desidero suggerire metodi alternativi all’abbattimento indiscriminato degli ungulati, considerando che moltissimi turisti scelgono come meta l’isolotto di Spargi oltre che per la bellezza incontaminata del luogo, anche per la visione paradisiaca di queste bestiole innocue e simpatiche che fanno da cornice ad una location senza eguali”.
Uno dei cinghiali aveva ferito un bambino in spiaggia
L’intervento era stato annunciato il 29 agosto, dopo che un cinghiale aveva ferito un bambino, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nell’area.
Pensare che i cinghiali fino a quel momento erano stati una sorta di “attrazione turistica”.
Venivano spesso immortalati in video amatoriali girati dai visitatori delle spiagge, insomma, erano considerati i beniamini del posto.
Tuttavia, il loro comportamento, facilitato dalla familiarità con gli esseri umani, è stato considerato pericoloso.
Ovviamente sono stati effettuati diversi sopralluoghi e secondo il monitoriaggio e i riscontri degli operatori, dei circa 80 esemplari che popolano l’isola di Spargi, sarebbero solo quattro o cinque quelli più confidenti con l’uomo e che si avvicinano alle persone in spiaggia alla ricerca di cibo.
Uccisi i cinghiali più confidenti con l’uomo
Proprio questi esemplari più domestici sono stati abbattuti “con tutte le precauzioni affinché non vadano incontro ad alcuna agonia” si legge in una nota.
Nell’ordinanza con cui si dispongono le operazioni di abbattimento degli animali risulta che da giugno a oggi sono cinque i casi accertati di persone aggredite dai cinghiali nei pressi dell’isolotto.
Per prevenire incidenti, era stata emessa un’ordinanza che vietava di dare cibo agli animali, nel tentativo di ridurre l’interferenza tra fauna selvatica e frequentatori del Parco.
Ma tale provvedimento si è rivelato inefficace, poiché sia turisti sia locali hanno continuato ad ignorare il divieto, contribuendo a creare situazioni a rischio.
La diffida di Maurizio Leonardi Lombardi
Nonostante l’opposizione di Lombardi, che aveva inviato una diffida contro l’ordinanza del Sindaco, l’abbattimento è stato eseguito da una squadra di cacciatori scelti.
Leonardi Sardegna aveva inviato la sua diffida contro l’ordinanza del Sindaco Fabio Lai .
Queste le parole di Lombardi in altro suo post Facebook: “La mia diffida al sindaco nel voler perpetrare una vera e propria mattanza contro delle creature innocenti.
Un’uccisione vigliacca portata avanti da una decina di cacciatori scelti i quali si posizioneranno in prossimità delle spiagge aspettando che i cinghiali, cuccioli compresi, escano alla scoperta alla ricerca di cibo”.
I cacciatori si sono infatti posizionati vicino alle spiagge, aspettando che i cinghiali uscissero allo scoperto in cerca di cibo. L’intera operazione si è svolta con l’isola di Spargi praticamente off-limits, vietando l’accesso sia via terra sia via mare per garantire la sicurezza durante l’abbattimento.
Le reazioni indignate degli animalisti
Gli animalisti non sono certo rimasti in silenzio.
“Questa è casa loro. Siamo noi che dobbiamo imparare a convivere. Sono troppi? Ci pensa la natura ad equilibrare, non un fucile”.
Così ha commentato la Presidente dell’associazione Anima e Coros Odv che si occupa di tutela della Fauna Selvatica in Sardegna.
I cinghiali abitano quelle terre da molto prima degli esseri umani e spetta alla natura mantenere l’equilibrio, non ai fucili.
Anche la Lndc Animal Protection aveva inviato una diffida al Sindaco per fermare l’abbattimento, ma invano.
Alla fine, però, i sei cinghiali sono stati abbattuti, al termine di una vicenda che ha sollevato non poche polemiche e che ha messo in evidenza le tensioni tra la gestione della fauna selvatica e la sicurezza pubblica in un contesto turistico.
C’è da augurarsi che il sindaco Lai accetti il confronto proposto da Leonardi per studiare insieme alternative efficaci, ma non cruente.
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