Come ogni anno, anche a Genova migliaia di studenti pronti ad iniziare l’Università sono in cerca di alloggi, camere e altre soluzioni abitative in città. Numerosi sono però i fattori che complicano questa ricerca matta e disperata, dalla mancanza di alloggi alle spese d’affitto sempre più alti. Le principali cause di questa scarsità di soluzione adatte alle esigenze (e ai portafogli) di molti studenti universitari è la sempre più selvaggia trasformazione del mercato immobiliare, con una forte crescita di b&b e affitti brevi per turisti.
Stando agli ultimi studi sull’andamento del settore, nell’ultimo anno il costo medio di una stanza al mese nel capoluogo ligure oscillerebbe da circa 344 euro in alcune zone agli oltre 500 del centro, costi esorbitanti e insostenibili per la maggior parte degli studenti. Come effetto collaterale, questa situazione ha portato molti ragazzi a scegliere camere e appartamenti ben più periferici, contribuendo così ad un sensibile aumento del pendolarismo, con annessi disagi e sovraccarico della rete di trasporto pubblico.
Come possibile soluzione, Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova, avrebbe anticipato la realizzazione di una serie di progetti per aumentare i posti letto per studenti universitari, dalla controversa riqualificazione del Buridda alla riconversione in dormitori di spazi come quelli di Via Balbi. Al di là di tutto, come avrebbe evidenziato dal rappresentante di Sinistra Universitaria Michele Ciulla, serve la massima disponibilità e attenzione delle istituzioni per le esigenze e le preoccupazioni di tutti gli studenti. Solo in questo modo sarà infatti possibile studiare soluzioni efficaci che non siano solo dei “semplici” palliativi.