Previsto in queste ore l’attracco a Genova della nave da soccorso dell’Ong SOS Humanity che nei giorni scorsi ha salvato 273 migranti al largo delle coste libiche.
199 persone, una parte dei migrati salvati, è stato trasferito sull’imbarcazione della Guardia Costiera con destinazione Genova, allertate le squadre di soccorso di medici, infermieri e psicologi di Asl ed ospedali della città, presteranno servizio coordinate dal 118.
Sarà invece compito dell’ospedale pediatrico Gaslini prendere in carico i minori presenti sulla nave. Dopo un primo intervento della sanità marittima a bordo e dell’identificazione da parte della questura, i migranti saranno poi seguiti dalle squadre a terra ma la maggioranza di loro non sarà accolta nelle strutture presenti su territorio Genovese.
Porto di Genova, decisione critica
Molti i dubbi legati alla decisione di affidare a Genova la nave con a bordo i migranti: “Spaventoso vedere come la condizione delle persone in mare venga prolungata, con un clima particolarmente torrido, aggiungere quattro giorni di navigazione di persone gia fisicamente e psicologicamente provate è disumano” sono le critiche della portavoce Mirka Schafer.
Le persone a bordo hanno chiesto di poter sbarcare con i loro parenti gia lunedi scorso, quando la nave ha raggiunto Lampedusa, ma solo 68 di loro dovevano essere selezionati per quello scalo, dove i medici a bordo, accusano di aver agito in maniera poco etica, poichè impossibilitati nell’attuare screening medici adeguati.
“Questo è stato estremamente frustrante e ha causato incertezza e paura tra i sopravvissuti, già molto provati”
Le persone salvate – 100 i minori- provenivano da quattro imbarcazioni diverse che si sono trovate in difficoltà una volta in mare, due erano partite dalla Libia. I migranti a bordo provengono da Bangladesh, Pakistan, Yemen, Palestina, Siria, Egitto, Etiopia, Eritrea, Ghana, Gambia e Nigeria, tutti sono stati portati in salvo.