Resterà un’Olimpiade molto discussa quella di Parigi, per problemi organizzativi, pareri arbitrali discutibili, ma anche la più social, memata e condivisa di sempre. La Ville Lumiere si prende due settimane di pausa, prima dell’inizio delle Paralimpiadi il 28 agosto, ed è il momento di tirare le somme.
Come abbiamo già raccontato, l’Italia esulta per le sue 40 medaglie, ripetendo numericamente l’impresa di Tokyo ma migliorando “la qualità” dei metalli: se nel 2021 erano arrivati 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, lasciamo Parigi con 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi… oltre a un numero di medaglie di legno incredibile, 25, il primato di quarti posti a questi Giochi.
Nel medagliere “ufficiale”, invece, l’Italia si posiziona nona per peso delle medaglie e settima per numero complessivo. Da segnalare anche un incremento importante negli ori portati a casa dalle azzurre: mentre numericamente la divisione rimane più o meno quella dei Giochi di Tokyo (allora 24 delle 40 medaglie erano state portate a casa da atleti di genere maschile, 15 da donne e 1 ottenuta da un duo misto, mentre a Parigi sono 23 per gli uomini, 15 per le donne e 2 miste), gli ori questa volta sono invertiti: 7 per le donne, 3 per gli uomini e 2 misti (a Tokyo 7 per gli uomini, 2 per le donne e 1 misto). Una crescita importante per lo sport femminile italiano, che comporta anche tanti record.
La prima volta di tante nazioni: quali sono i Paesi che festeggiano la prima medaglia a Parigi
Tra gli eroi di queste Olimpiadi ci sono sicuramente quegli atleti che entrano davvero nella storia delle loro nazioni, in quanto vincitori della prima medaglia di sempre.
L’Albania passa da zero a 2 bronzi, con Chermen Valiev e Islam Dudaev che ottengono il terzo posto in due categorie diverse della lotta libera. Festeggiano anche due paesi caraibici, con una medaglia d’oro ciascuno: Thea LaFond vince la gara di salto triplo femminile per la Dominica, mentre Julien Alfred, di Santa Lucia, conquista prima l’oro nei 100 metri femminili e poi, ingolosita, si concede anche l’argento nei 200 metri. Esulta anche Capo Verde, per il bronzo di David De Pina, pugile categoria pesi mosca.
Menzione speciale per Cindy Ngamba, anche lei pugile e prima atleta appartenente alla squadra dei rifugiati a conquistare una medaglia nella storia delle Olimpiadi. Ngamba è una giovane camerunese ha lasciato il suo paese all’età di 11 anni, raggiungendo il padre in Gran Bretagna insieme al fratello. Ha vinto per tre volte i campionati britannici, ma combatte per la squadra dei rifugiati perché il Regno Unito non le ha mai concesso la cittadinanza. Lesbica dichiarata, Ngamba ha ottenuto lo status di rifugiata perché, se rimpatriata in Camerun, rischierebbe la prigione o, peggio, la morte in quanto l’omosessualità è illegale.
Aspettando le Paralimpiadi, gli atleti liguri da tenere d’occhio
L’appuntamento con i giochi paralimpici è dunque per il 28 agosto, con la cerimonia di apertura e le prime gare. 141 atleti faranno parte della delegazione italiana, la più ampia della storia, che prenderanno parte a 17 discipline diverse, due in più rispetto a Tokyo (tennis in carrozzina e badminton).
In questo gruppo saranno presenti quattro atleti paralimpici liguri: Francesco Bocciardo, nuotatore genovese che agli scorsi Giochi conquistò due ori e un argento, Francesca Salvadè che prenderà parte alle gare di equitazione e Amanda Embriaco, canoista.