Amici lettori di Liguria day eccoci ritornati alle nostre interviste Romane dè Roma sempre in compagnia di artisti che all’interno di questa rubrica porto solitamente a spasso attraversando allegramente le strade della città eterna in sella alla vespa sidecar più pazza del mondo e per questa occasione in omaggio al nostro ospite sono uscito dal garage di Luca con la vespa, decorata come un carretto Siciliano, di chi si tratta? Questo golden boy non è un artista ma di arte ha competenza, non dipinge ma conosce le tecniche, non è geniale e sregolato ma bensì serio, professionale e preparato, amici lettori oggi abbiamo con noi Santo Cicirò founding leader di Charm Of Art, mi piace considerarlo come un vero amico degli artisti perché in tutte le sue mostre il rapporto con gli artisti non è mai freddo e distaccato e questo fa di lui una persona sensibile che ha come priorità l’amore per l’arte e il rispetto per tutti coloro che durante le sue mostre ne saranno fruitori.
L’appuntamento è al solito bar e dopo un bel caffè la nostra destinazione sarà; ma prima permettetemi di aprire una parentesi, oggi i dialoghi tra me e il nostro gradito ospite non saranno in dialetto romanesco, non chiedetemi il perché così è (se vi pare) e non potevo fare a meno di citarvi questa citazione in ogni caso come rassicurazione il romanesco sappiate che a breve tornerà.
-Santo buongiorno
-Buongiorno a te carissimo
-Sei pronto a venire con me? Anzi con me e con tutti i lettori di Liguria day?
-Certamente dove andiamo? In Via Oslavia?
-Macché Orazio non è tornato ancora, se ne riparla a Settembre.
-So tutto e allora dove andiamo?
-E’ il 10 agosto 2024 e ti porto a Caracalla stasera ore 21:00 sarà di scena la Turandot.
-Mi piace l’idea, vogliamo andare? Oh! Bella questa Vespa sidecar, ma chi l’ha decorata così?
-Ti piace vero? Diciamo che in queste passeggiate in giro per Roma in vespa sidecar l’arte la fa da protagonista a 360° dai metti in testa la scodella, occhiali vintage da motociclista e partiamo (la scodella è un vecchio casco anni 50 tipo il casco da vigile di Alberto Sordi preso in prestito non posso dirvi da di chi).
E’ un bel sabato pomeriggio di Agosto io e Santo dopo aver parcheggiato nell’area V.i.p.d.f. (very important persons di fantasia) entriamo, tutto intorno c’è fermento, l’aria è calda ma l’atmosfera non ne risente e diventa frizzante, della Turandot per il 2024 questa a Caracalla è l’ultima rappresentazione è il 10 di Agosto e Roma è sempre più bella, io e Santo entriamo, ci accomodiamo quasi sotto il palcoscenico ad un passo dal golfo mistico per ora non ci sono ancora i musicisti, non ci sono gli attori, neanche i tecnici, siamo solo io e Santo Cicirò, siamo di fronte alla scenografia, il debutto all’opera di Massimiliano e Doriana Fuksas era da tempo che gli mancava e aspettavano questo magic moments.
-Walterino ti piace quest’allestimento scenico?
-Molto e non è solo perché conosciamo chi le abbia realizzate, due grandi artisti, protagonisti dell’architettura, ogni loro lavoro garanzia di originalità.
-Eppure io non sarei voluto stare nei loro panni al momento della progettazione.
-Santo neanch’io ma la loro è una sfida continua, infinita, eccitante con lo spazio e con la storia, questa volta hanno voluto realizzare una scenografia come una dissolvenza incrociata tra passato e presente e sai di loro quale riflessione riguardo questa occasione mi è piaciuta?
-Quale?
-Il loro pensiero dedicato alle donne, la coppia di architetti ha firmato la Tosca e la Turandot; ormai da troppo tempo le donne sono soggette a violenza, prepotenza, sopraffazione e l’arte se da un lato mette in luce il dramma da un altro offre la soluzione ad ogni cosa.
-E della rivisitazione scenica in versione moderna?
-Eccezionale la scenografia che sviluppa in orizzontale lasciando visibili le alte e possenti mura ruderi del passato miscelarsi con gli effetti di luce in una astrazione affascinante e vibrante di energia lasciando vivere la scena con una serie di pannelli non opprimenti di un bianco abbagliante come un candido origami ricoprirsi di onde sonore e melodie così solenni e coinvolgenti. Gli ideatori della scenografia non hanno previsto oltre la parete geometrica come un frattale di fondo altri elementi o inserti scenici esclusi unici oggetti simbolici un telefonino, un computer, la protagonista è schiava di se stessa e nega per sua scelta strema l’accesso alla vita e al vero amore
-E in questo modo ci sentiamo abbracciati dalla scenografia vero?
-Certamente, in apparenza sembra una architettura così semplice eppure è una linearità che allarga lo spazio oltre questa dimensione, la allarga di fronte a noi fino ad arrivare in alto a toccare il cielo, a proposito sai oggi che giorno è?
-10 agosto.
-E a breve scenderà la notte, la notte di San Lorenzo.
-Riusciremo a vedere le stelle quelle più alte? Quelle dalla scia luminosa da sogno? Quelle che vorremmo prendere con la mano per ricevere in dono un desiderio?
-Santo questa notte tutto può accadere, davanti a noi abbiamo un opera un dramma che termina con un atto d’amore.
-L’amore è in ogni cosa.
-Santo infatti nel tuo lavoro a contatto quotidiano con l’arte di amore ne riversi e ne ricevi tanto vorrei farti alcune domande.
-Avanti carissimo.
-Quando ti sei avvicinato per la prima volta al mondo dell’arte?
Mi sono avvicinato al mondo dell’arte 15 anni fa grazie ad una artista conosciuta al mare e da quel momento è scattata la scintilla, un fuoco che arderà per sempre.
-La tua mostra perfetta?
Non c’è una mostra perfetta perché cerchiamo di dare sempre il massimo in tutte le occasioni; abbiamo avuto numerose mostre emozionanti però la prima di Charm Of Art presso l’Hotel Sheraton di Catania insieme a Giovanni e Antonella è stato qualcosa di meraviglioso ed indimenticabile, sapevo come avevamo iniziato e da dove eravamo partiti, adesso che siamo presenti in tutta Italia e in Europa è un qualcosa che mi rende orgoglioso del lavoro svolto in questi anni insieme a tanti collaboratori che ringrazio tutti.
-Ti piacerebbe organizzare una mostra under 10?
Da sempre ci dedichiamo all’arte anche tra i piccoli, per noi non c’è una fascia di età perché convinti e consapevoli che l’arte deve unire e diffondere la bellezza della cultura senza diversità e disparità, inoltre vogliamo considerare e affermare l’arte come messaggio portatore di pace universale.
Intorno a noi ora tutto si comincia ad animare, il silenzio lascia lo spazio al calore della gente, il giorno cala, la notte romana è straordinaria, Roma da sempre vuol dire arte, vuol dire condivisione , vuol dire armonia tra le genti, l’ultima rappresentazione qui a Caracalla con la Turandot per questa stagione sta per iniziare, io e Santo siamo qua, da domani Santo Cicirò tornerà a lavorare e a progettare arte, io tornerò a scrivere per farvi sognare e stanotte se becco una stella che fila, amici lettori la riserverò per voi desiderando a tutti i costi amore e pace per tutti.
Turandot
Musica di Giacomo Puccini
Dramma lirico in tre atti
Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
Durata: atto I (35′) – intervallo (30′) – Atto II e Atto III (70′)
Direttore
Donato Renzetti
Regia
Francesco Micheli
Maestro del coro Ciro Visco
Progetto scenografico, Massimiliano e Doriana Fuksas
Costumi, Giada Masi
Video, Luca Scarzella, Michele Innocente, Matteo Castiglioni
Movimenti coreografici, Mattia Agatiello
Luci, Alessandro Carletti
Drammaturgia, Alberto Mattioli
Personaggi e interpreti
Turandot, Angela Meade / Lise Lindstrom 6, 8, 10 Agosto
Calaf, Luciano Ganci /Brian Jagde 25, 28 Luglio / Arsen Soghomonyan 10 Agosto
Liù, Maria Grazia Schiavo /Juliana Grigoryan 2, 6, 8, 10 Agosto
L’imperatore Altoum, Piero Giuliacci
Timur, Alessio Cacciamani
Ping, Haris Andrianos
Pong, Marcello Nardis
Pang, Marco Miglietta
Un mandarino, Mattia Rossi *
Principe di Persia, Giuseppe Ruggiero / Giordano Massaro 25 luglio e 2, 6 e 10 Agosto
Prima ancella, Artemisia Repa / Susanna Cristofanelli 25 Luglio, 2, 6, 10 Agosto
Seconda ancella, Mariko Ilzuka / Laura Orlandi 25 Luglio, 2, 6, 10 Agosto
* Dal Progetto “Fabbrica” Young artist program del Teatro dell’Opera di Roma
Orchestra e coro del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione della scuola di canto corale
nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Photo by: Wikipedia – gbopera.it
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