Dal prossimo autunno in Liguria sarà disponibile un nuovo anticorpo monoclonale per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale umano (RSV), che è la principale causa nel mondo di infezioni respiratorie come bronchiolite e polmonite nei neonati e nei bambini nel primo anno di vita. Nel mondo occidentale, il virus respiratorio sinciziale rappresenta la prima causa di ospedalizzazione e la seconda causa di morte più frequente. L’OMS ha stimato che nel globo ogni anno questo virus è responsabile di circa 3 milioni di ricoveri ospedalieri e 120.000 decessi ogni anno tra i bambini di età inferiore ai 5 anni.
La Liguria sarà tra le prime regioni italiane a rendere disponibile il farmaco contro il virus respiratorio sinciziale
Regione Liguria e Alisa hanno perciò deciso di predisporre l’utilizzo di Nirsevimab, un anticorpo monoclonale indicato per prevenire le patologie del tratto respiratorio inferiore causate da RSV nei neonati e nei bambini durante la loro prima stagione di circolazione del virus. La Giunta, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha avviato la campagna di immunizzazione di neonati e bambini nei confronti del virus a partire dalla stagione epidemica 2024-2025.
«Considerata la pericolosità del RSV soprattutto nei primi mesi di vita», ha spiegato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, «abbiamo deciso di introdurre l’offerta dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab per l’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale umano (RSV) causa di bronchioliti e polmoniti nei piccoli. L’offerta è rivolta ai nuovi nati durante il periodo di circolazione virale, da novembre a marzo, ed ai bambini durante la loro prima stagione epidemica».
Al contempo, continua Gratarola, sta per partire «la procedura per garantire la disponibilità delle dosi necessarie con tempistica utile all’avvio della campagna di immunizzazione mentre A.Li.Sa. definirà le modalità operative per l’avvio e l’implementazione della campagna di immunizzazione con Nirsevimab».
La decisione di Regione Liguria condivisa con Alisa dopo i dati delle esperienze di altri Paesi
«Abbiamo effettuato», spiega Filippo Ansaldi, Direttore Generale di Alisa, «i necessari approfondimenti e la revisione delle opzioni terapeutiche in sede di Commissione Regionale Vaccini, con i documenti tecnici che hanno consentito l’inserimento tra le armi di prevenzione disponibili nella nostra Regione del nuovo anticorpo monoclonale. Alla luce delle esperienze avanzata di altri Paesi, tra i quali Spagna, Lussemburgo e USA, che hanno già introdotto questo farmaco registrando una riduzione delle ospedalizzazioni da RSV di circa il 90%, già dalla prossima primavera si potranno valutare gli effetti in termini di riduzione degli accessi in PS e ricoveri nei bambini».
Fondamentale è la tempestività della somministrazione e la capillarità dell’offerta del farmaco la strategia di immunizzazione vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori necessari per far sì che ciò avvenga. Nelle prossime settimane Alisa e Regione Liguria definiranno i percorsi organizzativi, regole e modalità per la somministrazione del farmaco.
In particolare, sarà prioritaria la somministrazione di Nirsevimab per i nuovi nati durante il periodo epidemico, che potrebbe essere affidata ai punti nascita per garantire la tempestività della somministrazione, mentre per i bambini nati tra aprile e settembre la somministrazione potrà essere effettuata presso gli ambulatori vaccinali dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, con possibile coinvolgimento anche dei Pediatri di Libera Scelta (PLS).
La Liguria è tra le regioni italiane che per prime hanno stabilito la disponibilità del nuovo farmaco per prevenire il virus respiratorio sinciziale. L’adozione di questa misura si inserisce tra i provvedimenti adottati per potenziare le attività di prevenzione, come quelli legati alla vaccinazione anti HPV la cui offerta è stata potenziata e ampliata con azioni mirate e finalizzate all’incremento della copertura.
C.S.
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