Nei suoi primi momenti, dopo la revoca dei domiciliari, l’ex Presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, ha rilasciato delle attesissime dichiarazioni sulle pagine del Corriere della Sera, commentando la vicenda che lo vede protagonista ormai dal 7 maggio scorso. Pur senza drammatizzare e dopo aver sottolineato la vicinanza della sua famiglia,ha innanzitutto definito “eccessive” le accuse, la tempistica, la dinamica e la carcerazione.
Nel corso dell’intervista, il politico ha poi dichiarato di aver provato un “profondo senso di ingiustizia e un po’ di impotenza”, lanciando una chiara frecciatina al sistema giudiziario, reo di aver messo in subordine quello della politica. Non sono poi mancate le bordate alle accuse: “Le intercettazioni dimostrano solo un pezzettino della scena. Ho trovato uno spaccato della mia vita costruito, montato, indirizzato e analizzato sul rapporto con un’unica persona, ma il trattamento che Spinelli ha avuto da me è stato lo stesso di tutti gli imprenditori della Liguria a cui abbiamo sempre dato attenzione perchè crediamo nell’impresa. Che poi finanziassero i miei comitati oppure no, non aveva importanza”.
La personale ricostruzione dell’accaduto
Una delle parti più interessanti dell’intervista è sicuramente stata la ricostruzione dell’accaduto fatta dallo stesso Giovanni Toti. Nel dettaglio, l’ex governatore avrebbe dichiarato di aver avuto davanti due imprenditori, di cui solo uno era un finanziatore dei suoi comitati elettorali da sempre. I due avrebbero chiesto un “interessamento” politico per sbrigare in fretta delle pratiche “legittime” negli uffici regionali, per cui si sarebbe trattato solo di un sollecito e non di corruzione, do ut des o quant’altro. Questa sorta di giustificazione sarebbe poi terminata con “Ho un profondo rispetto delle istituzioni e penso che i magistrati facciano il loro dovere. Dopodichè, penso che alcuni interpretino le norme in un modo che non condivido”, una dichiarazione a metà tra il politically correct e il tono tipico delle frecciatine.
In conclusione, dopo una sorta di tana libera tutti, Giovanni Toti aggiunge: “La politica non si rende conto di aver abbassato talmente le difese immunitarie al punto che oggi la giustizia si è arrogata una sorta di giudizio morale sulla politica”. E dopo un invito profetico alle forza politiche per imparare dalla vicenda per un ripensamento dell’intero sistema per impedire un apparente conflitto di poteri, l’ormai ex frontman della Regione Liguria avrebbe infine concluso l’intervista spiegando che un ulteriore braccio di ferro con la magistratura di Genova avrebbe paralizzato la presidenza, negando ogni ipotesi di candidatura e invocando il voto dei cittadini.