Arresti domiciliari per Signorini: a deciderlo il giudice Paola Faggioni che ha accolto la richiesta degli avvocati Enrico e Mario Scopesi, difensore dell’ex presidente dell’Autorità portuale.
Dopo due mesi di carcere quindi Paolo Emilio Signorini può lasciare Marassi. Il Riesame aveva già sottolineato come l’imprenditore avrebbe potuto lasciare il carcere dato che era stata trovata una casa idonea e una persona dedicata a provvedere a lui. Parere favorevole riscontrato anche dai pm Manotti e Monteverde.
Signorini, coinvolto nell’inchiesta di corruzione che riguarda anche il governatore Toti, è accusato di aver accettato lussuosi regali da Aldo Spinelli e dal manager Mauro Vianello in cambio di favori, infatti insieme al presidente Toti avrebbe accelerato l’iter di rinnovo della concessione trentennale del Terminal Rinfuse.
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