Per la gioia di tutti gli appassionati, l’avvincente soap che negli ultimi mesi avuto come protagonista Giovanni Toti e altri pezzi grossi della politica e imprenditoria ligure è pronta per un nuovo imperdibile episodio. Nella giornata di domani, i giudici del Riesame valuteranno e discuteranno infatti la richiesta di revoca dei domiciliari per il governatore della Regione Liguria, ai domiciliari dal 7 maggio.
Ma quali sono gli scenari che si prospettano ad un giorno dalla fatidica decisione? In caso di responso negativo, l’istanza dell’avvocato Savi sembrerebbe richiedere in subordine il divieto di dimora a Genova oppure l’obbligo di dimora ad Ameglia. Come già raccontato nelle puntate precedenti, Giovanni Toti ribadisce di non avere commesso reati e di avere sempre agito nell’interesse della Regione. Tutto bello e giusto, se non fosse per un piccolo ma non trascurabile post scriptum in cui Giovanni Toti sembrerebbe promettere di non chiedere più finanziamenti in futuro ai privati nelle modalità usate prima dell’inchiesta.
Mentre l’opinione pubblica sembra distratta e attratta da altro, dalla frenesia dei saldi estivi agli ultimi gossip da spiaggia, l’unica a tener botta sembra essere la giudice Faggioni, convinta che il rischio di inquinamento probatorio resti più concreto che mai. Nell’attesa di scoprire cosa deciderà il Riesame non resta che constatare il problema più grande: la scarsa memoria di una società sempre più attenta alle cose futili e meno consapevole dei propri diritti e di ciò che gli accade attorno.