Sanità ed estate, il Piano caldo Regione Liguria
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Sanità ed estate, il Piano caldo Regione Liguria

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Regione Liguria vara nuove campagne di comunicazione e il Piano Caldo 2024 per scongiurare i principali pericoli dell’estate: preoccupazione per le ondate di calore, in particolare per le categorie fragili, e l’abuso di alcol.

Il Piano Caldo, che sarà in funzione in caso di bollettino arancione o rosso, coinvolge soprattutto i soggetti interessati alla tutela sociosanitaria e prevede azioni mirate per prevenire e ridurre i potenziali rischi derivanti da ondate di calore. In Liguria sono circa 5.500 le persone suscettibili alle ondate di calore con rischio alto. A luglio verrà anche diffusa una campagna di prevenzione, con le clip di Camilla e Corrado Tedeschi, che illustrerà i corretti comportamenti da seguire per prevenire gli effetti delle ondate di calore.

«Il sistema sociosanitario ligure si sta attrezzando per prevenire potenziali rischi ai danni dei cittadini più fragili, soprattutto anziani, in vista delle settimane più calde», spiega il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana. «Oltre al coordinamento capillare tra medici di famiglia e Asl, e grazie ai presidi sanitari diffusi su tutto il territorio, anche le campagne di informazione promosse dalla Regione contribuiranno a garantire la sicurezza di cittadini e turisti».

«Il piano caldo varato anche quest’anno da Regione Liguria», ha aggiunto l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, «attraverso un lavoro di rete in sinergia con gli enti locali, consente di mettere in atto azioni efficaci per fronteggiare eventuali ondate di calore che caratterizzano la stagione estiva».

L’obiettivo è quello di mantenere alta l’attenzione sulle persone più esposte

«L’invito rivolto ai liguri è di seguire i consigli utili e preziosi per prevenire eventuali danni da calore eccessivo», continua Gratarola. «Come ogni anno, i medici di famiglia, i pediatri e le Asl avranno a disposizione l’elenco dei propri pazienti che possono essere suscettibili alle ondate di calore con lo scopo di monitorarne i bisogni e le condizioni di salute e da quest’anno i cittadini liguri possono contare sugli ambulatori che verranno progressivamente aperti dedicati alla bassa complessità nei distretti o nelle case di comunità aperti dalle 8 alle 24. Un servizio che si rivelerà essenziale soprattutto durante l’estate per far fronte alle problematiche connesse alle sue eventuali complicanze».

Piano Caldo: il numero verde per anziani e fragili

«Anche quest’anno abbiamo lavorato con la rete degli Enti del Terzo settore per garantire a tutte le persone fragili una serie di servizi e punti di riferimento capillari sul territorio», spiega l’assessore alle Politiche Sociosanitarie, Giacomo Giampedrone. «Voglio ringraziare tutte le realtà impegnate nel progetto con i custodi sociali e maggiordomi di quartiere, impegnati tutto l’anno anche attraverso il numero verde regionale 800 593235, gratuito, attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per l’orientamento, l’informazione e per raccogliere le richieste dei cittadini, ad esempio per le piccole commissioni quotidiane».

Le attività, adeguatamente potenziate in estate anche per il monitoraggio delle ondate di calore, proseguiranno fino al 20 settembre, con eventuali proroghe in caso di necessità in base alla situazione climatica.

«Temporaneamente durante il periodo emergenziale, è prevista anche la possibilità di nuove prese in carico di persone fragili sempre in sinergia con gli ambiti sociali in un’ottica di prevenzione per situazioni non critiche, che però potrebbero complicarsi a causa del caldo», ha concluso Giampedrone.

Un occhio particolare sulle RSA

«Una particolare attenzione», spiega Ernesto Palummeri responsabile per Alisa del centro per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore, «è sulle residenze per anziani. Ogni giorno viene emanato il bollettino con il quale si identifica il livello di rischio collegato ai dati climatici (temperatura e umidità). Nel momento in cui vengono previste condizioni di rischio, vengono diramati gli avvisi a tutte le strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali, attraverso la cooperativa Agorà».

Secondo il Piano Caldo di Regione Liguria, con il giallo si verifica una condizione di preallerta, mentre con il colore arancione e rosso, si passa in allerta in base alle condizioni di rischio e possono essere adottate misure per ridurre i rischi, specialmente per i soggetti più fragili.

Nel 2023 attraverso il lavoro dei custodi sociali e maggiordomi di quartiere sono stati presi in carico oltre 1100 anziani, con un aumento delle richieste di circa il 10% nei mesi estivi per attività principalmente di monitoraggio e supporto domiciliare.

Il call center ha quasi raddoppiato la media giornaliera delle chiamate ricevute (media giornaliera su base annua 26, media periodo estivo 40) in particolare dalla seconda metà di luglio fino a all’ultima settimana di agosto (il periodo di maggiore ondate di calore lo scorso anno si è registrato nel periodo intorno a Ferragosto per circa una decina di giorni).

Le principali richieste hanno riguardato l’informazione sulle condizioni climatiche dei giorni a venire (il servizio bollettino fornisce informazioni sulla giornata ma anche per i due giorni successivi); eventuali centri sociali aperti e climatizzati sul territorio; spese e piccole commissioni; qualche trasporto; compagnia delle persone anziane sole.

L’invito, specie in condizioni di allerta, è quello di adottare i comportamenti corretti per prevenire le condizioni di rischio

I principali comportamenti da adottare per prevenire gli effetti delle ondate di calore, in caso di caldo estremo, consigliati ai cittadini liguri di tutte le età sono di:

  • idratarsi costantemente durante l’arco della giornata;
  • seguire un’alimentazione leggera;
  • evitare alcolici, bevande gassate e ghiacciate;
  • evitare esposizione al sole specie nelle ore più calde;
  • vestire leggero non usando tessuti sintetici;
  • verificare con il proprio medico eventuale modifica delle terapie, anche in relazione alla pressione sanguigna.

Le iniziative per la sicurezza degli anziani in estate del Comune di Genova

Anche il Comune di Genova si è attivato per prevenire gli effetti più seri delle donate di calore: «Cliccando sul link Programma “Estate Sicura”, il cittadino può trovare materiale informativo e di sensibilizzazione in ordine agli stili di vita e comportamenti da adottare in caso di calore eccessivo», spiega infatti l’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Lorenza Rosso. «È stato sottoscritto uno specifico protocollo d’Intesa tra Comune, Forum genovese e Forum Ligure degli Enti del Terzo Settore, per integrare e ampliare gli interventi della rete territoriale di protezione sociale e di prossimità rivolti alle persone anziane, tra cui il Call center regionale Informanziani, l’attività di tele-compagnia, i maggiordomi di quartiere, i custodi sociali e il programma Viva gli Anziani a casa».

Il Comune ha creato anche degli spazi con climatizzazione dedicati alle persone fragili, come ricorda l’assessore Rosso: «per le attività di socializzazione e coinvolgimento delle persone anziane, per promuovere sani stili di vita e per l’invecchiamento attivo, sono previste attività di socializzazione in 15 sedi climatizzate, cosiddette oasi, pubblicate sul nostro sito istituzionale. Sono in corso gli approfondimenti per eventuali accessi a tariffe agevolate per le persone anziane presso lo Stabilimento balneare Bagni San Nazaro e le piscine cittadine».

«Anche quest’anno», aggiunge dichiara l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino, «la città di Genova si è dotata di un piano per il caldo per tutelare la popolazione, soprattutto le fasce più deboli e fragili: un piano che ci consente di gestire le emergenze dovute alle ondate di calore che possono avere effetti sulla salute».

Tra le azioni a cura della Direzione Protezione Civile all’interno del piano, ha ricordato Gambino, ci sono anche:

  • la diffusione della guida al cittadino circa le buone pratiche di protezione civile e le misure di autoprotezione da adottare in situazioni di disagio fisiologico;
  • la raccolta delle segnalazioni telefoniche che pervengono in Sala Emergenze;
  • la messa in moto della macchina dell’informazione alla cittadinanza, tramite pannelli a messaggio variabile stradali, display informativi alle fermate AMT e social network della Protezione Civile Comunale (Facebook, Telegram-Canale GenovAlert).

«Tutto questo per dire che negli ultimi anni abbiamo assistito a ondate di calore sempre più frequenti e la Protezione civile genovese, eccellenza in Italia, non si è mai fatta trovare impreparata, mettendo in campo sempre una serie di iniziative a 360° che possano aiutare la popolazione durante i giorni di maggior calura», ha commentato Gambino.

«L’iniziativa dei maggiordomi di quartiere e dei custodi sociali», spiega Andrea Rivano, Responsabile regionale del progetto, di cui è capofila la Cooperativa Agorà, «coinvolge 25 Enti di Terzo Settore oltre al raccordo importante con la rete delle tante associazioni e i tanti volontari coinvolti nel progetto “Ben…essere Anziani in Liguria”, con il quale questo progetto si raccorda in modo strutturato sviluppando l’obiettivo di un vero e innovativo “sistema integrato dei servizi di welfare di prossimità” sul territorio ligure che coinvolge necessariamente, anche i servizi sociali e socio sanitari territoriali».

L’iniziativa è un altro esempio di come il lavoro di rete e di collaborazione tra pubblica amministrazione e Terzo settore può innovare ma anche dare risposte concrete alle persone e ai territori.

«Addicted to Life: Non te la bere», la campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol di Regione Liguria e SILB-FIPE

Questa campagna di comunicazione “Addicted to life” ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al fine di evitare i comportamenti a rischio legati al consumo di alcol, in particolare il cosiddetto ‘binge drinking’, cioè l’abbuffata alcolica: la tendenza a bere una grande quantità di alcol concentrata in poco tempo.

La campagna di prevenzione, ideata dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio della Conferenza delle Regioni, si estende così a tutto il territorio nazionale e diventa parte delle attività di comunicazione del Piano Regionale della Prevenzione. 

Al centro della campagna un video che descrive positivamente le passioni e gli stili di vita dei giovani (ad esempio musica, viaggi e sport) giocando sul doppio significato della parola “addiction”, che in inglese vuole dire sia dipendenza che passione. Alla campagna aderisce e partecipa il SILB-FIPE Sindacato Italiano Locali da Ballo Federazione Italiana Pubblici Esercizi) riunisce le imprese che operano nel settore dell’intrattenimento da ballo e di spettacolo, e conta oggi sull’adesione di circa il 90 percento delle discoteche e delle sale da ballo italiane censite dalle Camere di Commercio.

Regione al lavoro con il sindacato dei locali da ballo

«Dopo il progetto ideato dall’Emilia Romagna», spiega Sonia Salvini, referente di Alisa per le dipendenze, «sarà la Liguria a promuovere un’iniziativa rivolta al personale e agli esercenti delle sale da ballo. L’obiettivo è quello di sviluppare uno strumento di formazione rivolto agli esercenti e al personale delle sale da ballo al fine di costruire una rete di persone che collaborano al divertimento sicuro. La ricaduta sarà sulle persone che frequentano le sale da ballo, in particolare i giovani e i minorenni».

«La presenza e il coinvolgimento del sindacato dei locali da ballo», spiega Mattia Nicotera presidente SILB-FIPE GENOVA, «è di grande importanza in questo tipo di iniziative di sensibilizzazione. Per questo siamo diventati promotori di progetti ritenuti importanti per la loro valenza culturale e sociale, grazie ai quali abbiamo avviato un rapporto di collaborazione sempre più forte con Istituzioni quali il Ministero dell’Interno, il Ministero della Salute, la Polizia Stradale e molte Regioni, Province e Comuni italiani sensibili a questi temi, con diversi Protocolli siglati per intervenire su criticità quali l’emergenza droga, i rischi sulle strade, la sicurezza fuori e dentro i locali».

Proprio perché consapevole del contributo importante che può apportare, SILB – FIPE fa parte della “Consulta nazionale sulla Sicurezza Stradale” presso il CNEL e aderisce all’Alcohol Forum, l’Organismo costituito in ambito comunitario che si propone di individuare le buone pratiche relative all’assunzione di bevande alcoliche.

C.S.

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