Sono iniziati i lavori per il riempimento di Calata Concenter, nel bacino di Sampierdarena del porto di Genova, malgrado la bufera giudiziaria che verte intorno a questo progetto.
Secondo i documenti appena pubblicati dal Ministero dell’Ambiente, infatti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha risposto alle richieste di integrazione per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto di accorpamento delle due fasi esecutive della nuova diga foranea.
Sebbene la verifica sia ancora in corso, i documenti includono una tabella che riassume il fabbisogno di materiali per ciascun cantiere nel porto e le quantità di materiali di scarto prodotti, mese per mese a partire da gennaio 2024. Questo sistema mira a ottimizzare il riutilizzo dei materiali di scarto, riducendo così la necessità di approvvigionamenti esterni e razionalizzando gli spostamenti tra i cantieri.
La tabella, datata 24 maggio, indica che già ad aprile il riempimento di Concenter aveva iniziato a richiedere materiali, suggerendo l’avvio del cantiere.
Intorno a Calata Concenter uno dei filoni del Genovagate
Il progetto di riempimento di Concenter, incluso nel luglio 2022 con un finanziamento di 30 milioni di euro nel piano straordinario delle opere realizzabili con deroghe e la supervisione del commissario per la ricostruzione del ponte Morandi, Marco Bucci, fu promosso dall’allora presidente dell’Autorità, Paolo Signorini, con l’approvazione del Comitato di gestione.
Tuttavia, proprio questo inserimento oltre le scadenze previste nel piano ha fatto sì che il riempimento di Concenter finisse al centro dell’indagine per corruzione che ha coinvolto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli. E se Toti e Spinelli sono agli arresti domiciliari dal 7 maggio, Signorini si trova in carcere per questa vicenda da quaranta giorni.
Si è scoperto infatti che un’azione a pressare la Commissione VIA concordata, stando alle carte in mano agli inquirenti, tra Bucci e Signorini, ha permesso di accelerare le autorizzazioni ambientali. I dubbi sono anche sul rispetto di alcune condizioni volute dalla Soprintendenza, per eliminare un vincolo in tempi molto più rapidi della norma.
La questione del Terminal Rinfuse
Il riempimento di Concenter è anche collegato al piano di suddivisione del Terminal Rinfuse Genova, elaborato dai soci Spinelli e MSC, a sua volta oggetto di indagine giudiziaria.
Aspi (Autostrade per l’Italia), indicata come stazione appaltante per il riempimento di Calata Concenter, tuttavia ha smentito il cronoprogramma di ADSP, segnalando che il riempimento dell’area prevista dovrebbe partire a luglio. Questo lavoro peraltro, stando agli impegni sottoscritti da Aspi, rientra nel progetto del tunnel subportuale.
Questa ulteriore grande opera del Piano straordinario è infatti a carico di Aspi fino a 700 milioni di euro, a seguito dell’accordo siglato da Autostrade con Toti e Bucci nell’ottobre 2021 a fronte della rinuncia allo sconto sui pedaggi locali fino al 2031, sempre nell’ambito delle misure risarcitorie di Ponte Morandi. Secondo Aspi sarebbe fondamentale avviare i lavori a Concenter, in quanto funzionali e previsti per il tunnel.
Dunque la domanda che probabilmente si fanno in procura è perché nello stesso periodo temporale Bucci abbia iniziato a fare pressing sui dirigenti dell’Autorità portuale per dare un contorno autonomo alla pratica di Calata Concenter, spingendo affinché fosse beneficiata di 30 milioni di euro di contributo pubblico. Da qui sarebbe poi nata la decisione di inserire l’opera nel piano straordinario della ricostruzione di Ponte Morandi, sebbene le tempistiche del progetto non fossero in linea con le norme del fondo (i lavori sarebbero dovuti iniziare e terminare entro 36 mesi dal crollo).
Aspi nega però di essere la destinataria di queste risorse, quindi resta da capire dove siano finiti questi 30 milioni. Una delle ipotesi plausibili è che vadano invece a finanziare l’allestimento del terminal portuale che vi sorgerà sopra il tombinamento, oggetto dell’accordo spartitorio fra Spinelli e Gianluigi Aponte (Msc). Altro tema sotto inchiesta in questo momento.
Il ruolo di Bucci in veste di Commissario per Ponte Morandi
Finora Marco Bucci non è ufficialmente sotto indagine ma solo persona informata dei fatti, ma molto dipenderà dall’esito delle testimonianze che stanno andando avanti in Procura queste settimane. Sul motivo per cui si sia speso mesi per l’attribuzione dei fondi pubblici, sapendo che non ce n’era bisogno, il Sindaco di Genova e Commissario straordinario – che in questi giorni sta affrontando anche dei problemi di salute – per ora non ha dato risposte.
Intanto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha provveduto alla nomina dell’annunciata commissione ispettiva deputata a far luce sull’operato dell’Adsp genovese.