Donare il sangue è un piccolo gesto che può salvare una vita: per questo motivo il 14 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del Donatore di sangue, nell’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh.
Per l’occasione Fidas Genova organizza una manifestazione che si svolgerà per l’intera giornata di venerdì 14 giugno 2024 in Piazza De Ferrari, davanti il Palazzo della Regione. L’evento ha un doppio obiettivo: ringraziare i donatori che quotidianamente assicurano il fabbisogno trasfusionale e contemporaneamente sensibilizzare chi non ha mai donato ma che è idoneo per poterlo fare.
A sostegno dell’evento di Fidas, inoltre, in serata la fontana di Piazza De Ferrari si colorerà di rosso e giallo, i colori che simboleggiano rispettivamente la donazione sangue e quella di plasma.
La donazione di sangue richiede un impegno di circa un’ora tra gli accertamenti dell’anamnesi e il prelievo vero e proprio. È un tipo di solidarietà prezioso tutto l’anno, ma che in estate diventa fondamentale, visto l’aumentare di incidenti sulle strade (+12% rispetto ai mesi freddi, stando ai dati del 2022).
Chi può diventare donatore di sangue
In generale, tutte le persone in buona salute di età compresa fra 18 e 65 anni, possono donare il sangue e il plasma. Chi è già donatore può proseguire la carriera donazione fino a 70 anni, dopo valutazione medica. Indicativamente le donne possono donare due volte l’anno, mentre gli uomini quattro.
Presentandosi a un punto di raccolta come quello che sarà approntato in Piazza De Ferrari venerdì 14 giugno, il personale Fidas verificherà l’identità e lo stato di salute con un questionario che serve a verificare i requisiti, con particolare attenzione a cambiamenti recenti nella vita quotidiana che potrebbero pregiudicare la donazione (es. operazioni odontoiatriche o chirurgiche, tatuaggi e piercing fatti di recente, viaggi all’estero in zone dove sono presenti particolari malattie infettive, assunzione di antibiotici o farmaci, nuovi partner sessuali ecc).
Saranno controllate anche la pressione e l’emoglobina da un medico, in un colloquio per valutare le condizioni di salute del donatore, prima di procedere al prelievo.
Chi decide di donare il sangue, riceverà le analisi svolte sia per controllare lo stato di salute del donatore sia per ricercare eventuali malattie. Con un gesto di solidarietà quindi si riceveranno i principali esami generali (come la glicemia e il controllo dei trigliceridi e del colesterolo, sia totale che HDL) e alcuni specifici per malattie come il virus dell’epatite C, l’HIV e altre malattie infettive.
Ciò permetterà sia di scartare eventuali sacche dall’iter trasfusionale, sia di allertare il donatore delle sue condizioni di salute, qualora non ne fosse informato prima della donazione.
Per maggiori informazioni sulla donazione di sangue, rimandiamo al sito di Fidas Genova.