Ebrahim Raisi, presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, è al momento disperso a seguito di un incidente con un elicottero. Confermano la notizia sia i media di Stato iraniani, sia i rappresentanti della missione dell’Iran all’ONU. Sono attualmente in corso le ricerche, tuttavia le operazioni sono rese difficili dalle condizioni meteorologiche, per via della fitta nebbia che potrebbe aver causato problemi nell’atterraggio.
Non è ancora chiaro se il meteo sia l’unico responsabile dell’incidente o se ci possano essere delle concause: al momento i media iraniani hanno parlato solo di un «un brusco atterraggio» dell’elicottero vicino alla città di Jolfa, nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale, nel nord-ovest del Paese.
L’agenzia statale IRNA scrive inoltre che l’incidente potrebbe essere avvenuto nell’area protetta di Dizmar, appunto nelle vicinanze di Jolfa: si tratterebbe di una zona montuosa e boschiva, dove quindi è particolarmente complesso svolgere le ricerche.
Al momento non si hanno informazioni sulle condizioni dei passeggeri dell’elicottero. A bordo oltre al presidente Raisi, sull’elicottero erano presenti anche il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale, Malek Rahmati, e l’Ayatollah Mohammad Ali Ale-Hashem, rappresentante della Guida suprema iraniana in Azerbaigian orientale. L’elicottero era in viaggio per Tabriz, dove Raisi avrebbe dovuto inaugurare una raffineria di petrolio.
Secondo l’agenzia di stampa iraniana Tasnim «alcune persone che erano con il presidente hanno cercato di fare telefonate e questo aumenta la speranza che l’incidente possa non avere vittime». Lo riporta anche il Washington Post con una corrispondenza dal Golfo Persico. Per ora nessuna fonte ufficiale ha confermato.
Il generale Mohammad Bagheri, capo dello Stato Maggiore delle Forze armate iraniane, ha dichiarato che «tutte le risorse militari del Paese saranno utilizzate» per le operazioni di ricerca e soccorso.
Sul posto la Mezzaluna Rossa per le ricerche
La situazione alle 19:30 (ora italiana) è in fase di stallo. Sia il governo azero che quello iracheno hanno dato disponibilità per aiutare nelle ricerche. Al momento quattro squadre di soccorritori si stanno avvicinando al luogo in cui è avvenuto l’incidente, secondo la tv di Stato iraniana. «Siamo in attesa di ricevere presto le ultime notizie», riporta l’emittente.
L’agenzia Irna riporta invece che alcune persone nei pressi del luogo dell’incidente, un’area forestale di Dizmar vicino a Owzi Vilage a Varzaghan, hanno detto di aver sentito dei rumori. Tuttavia la nebbia, la pioggia, il freddo e il buio continuano a ostacolare le operazioni, anche per via delle rocce alte oltre 70 metri che caratterizzano la zona. Bisognerà capire se i soccorritori andranno avanti nella notte o se sospenderanno le ricerche fino alla luce del giorno.
Nel frattempo, l’amministrazione ha tenuto una riunione d’emergenza sull’incidente, dopo la quale alcuni membri del gabinetto si sono recati a Tabriz per seguire la vicenda.
L’Ayatollah Khamenei ha confermato poco fa che il presidente è coinvolto nell’incidente e ha chiesto che la nazione preghi per la salute di Raisi. «Se il popolo dell’Iran non avrà timore, non ci sarà distruzione nel lavoro del Paese», ha aggiunto.