Un’inattesa scossa ha colpito le alte sfere della politica militare russa. Il presidente Vladimir Putin ha sostituito il Ministro della Difesa Serghei Shoigu, una figura centrale in carica da oltre un decennio, con Andrei Belousov, precedentemente attivo principalmente nel settore economico. Questo cambiamento sorprendente è avvenuto mentre le forze russe stanno apparentemente avanzando sul campo di battaglia in Ucraina.
Shoigu, ora destinato a presiedere il Consiglio di Sicurezza nazionale, prende il posto di Nikolai Patrushev, senza che ci siano indicazioni immediate sul futuro di quest’ultimo. Allo stesso tempo, il veterano Serghei Lavrov manterrà il suo ruolo come Ministro degli Esteri.
Un nuovo ministro dalla sfera economica
Il neo-ministro della Difesa, Andrei Belousov, ha trascorso la maggior parte della sua carriera nel settore economico, servendo come consigliere presidenziale per gli affari economici e recentemente come primo vice primo ministro. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha motivato questa scelta con la necessità di innovazione all’interno del ministero, sottolineando l’importanza dell’introduzione di idee avanzate per aumentare la competitività economica del dicastero.
Continuità e cambiamento nel governo di Putin
Dopo essere stato riconfermato alla guida del Cremlino in marzo con un’ampia maggioranza, Putin ha avviato il suo quinto mandato con la conferma di Mikhail Mishustin come primo ministro, segnale di una desiderata continuità in tempi turbolenti. Tuttavia, la recente rimozione di Shoigu, considerata inaspettata data la sua posizione consolidata e la situazione militare favorevole in Ucraina, segnala una possibile ripensamento strategico nella gestione della guerra e delle relazioni internazionali.
Il futuro della guerra
Mentre alcuni ministri chiave come Lavrov rimangono al loro posto, la sostituzione di Shoigu con Belousov potrebbe indicare un cambiamento nel modo in cui il Cremlino intende procedere nella guerra in corso e nella gestione generale del ministero della Difesa. In questo contesto di grandi movimenti, la comunità internazionale resta in attesa di capire come queste scelte influenzeranno la politica estera russa e il proseguimento del conflitto in Ucraina.
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