Mentre la regione introduce un sistema di censimento per le case vacanza, il presidente di APE Confedilizia Genova esprime serie riserve.
Regione Liguria vuole implementare un sistema di censimento per gli affitti brevi, destinato a includere circa 34 mila appartamenti entro il 2025.
L’avvocato Vincenzo Nasini, presidente della sezione genovese dell’Associazione della proprietà edilizia (APE Confedilizia) commenta:
L’obiettivo regionale è chiaro: mappare il fenomeno crescente delle locazioni turistiche brevi per poter meglio indirizzare le politiche turistiche e di sviluppo urbano.
Mentre gli albergatori vedono con favore questa iniziativa, Nasini sottolinea i rischi connessi al rispetto della privacy.
Nasini afferma che “la raccolta di dati, se da un lato può offrire una visione più completa del panorama turistico ligure, dall’altro deve essere bilanciata con il rispetto rigoroso dei diritti individuali, in particolare la privacy dei proprietari di case.” Questa preoccupazione risuona particolarmente attuale in un momento in cui la sensibilità sui dati personali è al massimo.
La nuova legge regionale, il “Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e di locazioni brevi”, introdotta a febbraio 2024, ha già scatenato dibattiti intensi.
Mentre la regione procede, l’incertezza su come verrà gestita questa vasta quantità di informazioni è una delle principali preoccupazioni di Nasini che avverte:
Senza un equilibrio appropriato, le politiche potrebbero finire per essere più invasive che utili, potenzialmente alienando sia i proprietari che i visitatori che cercano esperienze autentiche senza la sensazione di essere sotto sorveglianza.
Il piano regionale prevede di partire con quattro comuni campione — Alassio, Levanto, Rapallo e Sanremo — ma l’ambizione è di estendere il sistema a tutto il territorio ligure.
“È essenziale che ogni passo avanti nel monitoraggio delle presenze turistiche sia accompagnato da garanzie solide per la protezione dei dati,”
Il dibattito sul bilanciamento tra sviluppo turistico e diritti dei cittadini si inserisce in un contesto più ampio di tensioni su come le aree urbane debbano adattarsi all’influenza crescente del turismo, spesso in conflitto con le esigenze residenziali.
Nasini e APE Confedilizia stanno chiamando a un dialogo più inclusivo, dove le voci dei proprietari di case non siano solo ascoltate ma effettivamente considerate nelle fasi di pianificazione e implementazione delle nuove normative.
La posizione di Nasini riflette un sentimento comune tra molti proprietari e gestori di immobili in regioni ad alta densità turistica: la necessità di una strategia che sia sostenibile tanto economicamente quanto socialmente, rispettosa sia delle esigenze locali che delle aspettative dei visitatori. Questa nuova normativa, se ben gestita, potrebbe rappresentare un passo positivo verso un turismo più responsabile e integrato, ma solo se le preoccupazioni di privacy e di gestione dei dati vengono affrontate con la dovuta serietà.
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La Nuova Normativa sui Affitti Brevi in Liguria, Vincenzo Nasini di APE Confedilizia Solleva Preoccupazioni per la Privacy