Si è concluso oggi ufficialmente l’anno di Genova Capitale del Libro d’Italia, con il passaggio di consegne e del libro ufficiale dal Sindaco Marco Bucci al suo collega di Taurianova, Rocco Biasi. Insieme a lui, presente anche una delegazione dell’amministrazione della nuova Capitale del Libro e la vicepresidente di Regione Calabria Giuseppina Princi, che ha tenuto a ricordare il forte legame tra la sua terra e Genova, storica meta dell’emigrazione calabrese.
L’evento si è tenuto questa mattina al Salone del Libro di Torino, organizzato dal CEPELL, Centro per il Libro e la Lettura. In questa occasione i tecnici del Comune di Genova, Giacomo Montanari, coordinatore del tavolo della cultura del Comune di Genova e Ilaria Bonacossa, direttrice di Palazzo Ducale, che hanno sintetizzato i risultati e le buone pratiche messe in campo in questo anno di iniziative e proposte sul tema del libro.
Un percorso che, come anche il direttore del Cepell Luciano Lanna ha ricordato, ha settato il nuovo standard per le prossime città Capitali del Libro che seguiranno Genova per il futuro, grazie anche all’apertura ai cantautori, alla comicità, alla lettura in senso largo estesa al sociale, temi che Regione Liguria ha portato anche a Torino come Regione Ospite per l’edizione del Salone 2024.
L’idea, spiega anche il Presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti, è di allargare i patti anche a territori più ampi della sola città, anche per incontrare in modo più capillare il territorio e la popolazione.
Tuttavia, Taurianova non replicherà a menadito la formula di Genova
L’idea alla base di Capitale del Libro è infatti che ogni città costruisca un progetto sulla base della propria storia, delle proprie specificità geografiche e identitarie, per rendere unica e particolare ogni edizione.
Taurianova si concentrerà sul tema della rinascita, sia dal punto di vista del patrimonio bibliotecario – uno degli eventi cardine del progetto sarà il trasferimento e la riapertura della biblioteca cittadina in una sede più adatta – ma anche da quello della riqualificazione urbana e sociale. La piana di Gioia Tauro sta infatti lavorando per stigmatizzare e superare gli stereotipi più noti della Calabria e allo stesso tempo incentivare i giovani alla lettura e allo studio. In una Regione dove le percentuali di abbandono scolastico rimangono purtroppo altissime, infatti, i libri possono diventare volano per cercare di invertire la tendenza e diventare strumenti per immaginare un futuro nella propria terra.
Anche per questo il simbolo di Taurianova Capitale del Libro sarà un’araba fenice, riprendendo lo stemma cittadino ma allo stesso tempo guardando alla rinascita di un territorio. Punti focali del progetto, insieme alla biblioteca cittadina, saranno le manifestazioni di carattere storico come l’infiorata. Particolare attenzione anche ad autori e poeti locali, come Francesco Sofia Alessio, di cui i libri sono stati donati al Sindaco Bucci per arricchire la biblioteca istituzionale del Comune di Genova.
I numeri di Genova Capitale del Libro
Come anche Marco Bucci ha ricordato, il ciclo di eventi genovese ha contato più di 2.300 iniziative in 140 location diverse, coinvolgendo più di un milione di visitatori di tutte le età.
Dalle mostre alle presentazioni dei libri, dalle installazioni per creare punti di lettura in centro storico alle aperture serali delle biblioteche, la speranza è che l’era del libro a Genova non si fermi con la chiusura dell’anno come Capitale, ma che sia un punto di partenza per un nuovo modo di intendere le manifestazioni culturali in città e sul territorio e di promuovere la lettura.
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