La giunta del Comune di Chiavari ha approvato l’ampliamento della passeggiata mare che collegherà il lungomare Esuli Italiani D’Istria Fiume e Dalmazia con l’area di Preli. Lo scopo del progetto è creare un nuovo collegamento pedonale, valorizzando così l’ultimo tratto di fronte mare, e prevede lavori per 548mila euro allo stato preliminare.
«Un intervento che si inserisce all’interno della riqualificazione di un’area privata, compresa tra i bagni Gabbiano e la passeggiata attigua alla colonia Fara, che vede la cessione al comune della parte lato mare e la costruzione da parte della proprietà di una struttura destinata a pubblico esercizio. Come da Puc vigente», commenta il sindaco, Federico Messuti. «È prevista la realizzazione di una nuova pavimentazione, dell’illuminazione pubblica e di nuovo verde. Una piazza sul mare ampia e vivibile, uno spazio flessibile per eventi e per il tempo libero».
Il recupero di una zona oggi non accessibile collegando Preli con la passeggiata mare di Chiavari
In questo modo, spiega ancora il sindaco, «in continuità con quanto abbiamo realizzato nel tratto di lungomare attiguo alla Torre Fara, recupereremo una zona ad oggi non accessibile per destinarla alla cittadinanza, ampliando anche i servizi offerti in campo turistico e ricettivo. Negli ultimi anni la passeggiata a ponente è sempre più utilizzata grazie alle scelte che abbiamo intrapreso, dalla pedonalizzazione ed eliminazione delle auto in piazza Gagliardo all’apertura del nuovo tratto che unisce la Colonia Fara a corso Valparaiso».
«Continuiamo a cambiare volto alla nostra città, con interventi importanti per il futuro di Chiavari. Come le nuove dighe a protezione della costa, grazie al finanziamento di Regione Liguria. Questa mattina sono in corso le operazioni di completamento del pennello presente alla foce del Rupinaro. Il secondo pontone è al lavoro e andremo avanti anche con le dighe soffolte», conferma il presidente del consiglio, Antonio Segalerba. «Il nostro lungomare è una risorsa unica e preziosa che valorizzeremo al massimo in modo da renderlo sempre più accogliente e vivibile per tutti».
C.S.
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