Una Pasqua bagnata, nevosa e danneggiata dal maltempo, in buona parte del settentrione del nostro paese. Se la neve da un lato prometteva un weekend festivo ideale per tornare sulle piste, meno entusiasti sono stati i residenti e i turisti sorpresi a Livigno ieri da una violenta nevicata che ha isolato il paese per diverse ore. Dopo una prima finestra di passaggio ieri sera, le autorità locali hanno riaperto il transito solo questa mattina.
Rimane sotto osservazione l’arco alpino lombardo per il rischio di valanghe, a causa delle forti precipitazioni che nel finesettimana hanno fatto cadere oltre 60-80 centimetri di neve fresca oltre i 2200-2300 metri di quota. Gli esperti del Centro di Bormio hanno sconsigliato le escursioni dato il pericolo, anche a causa del forte vento. Nel fine settimana le raffiche sono state così forti che in molte località in provincia di Lecco, Brescia e Bergamo molti degli impianti di risalita sono rimasti chiusi per ragioni di sicurezza.
Per far capire quanto è stato violento il vento in questi giorni, da notare che si è registrato il fenomeno della “neve rossa” perfino sulle Dolomiti: la sabbia del Sahara, dopo aver colorato il cielo di tutta Italia di tonalità insolite, si è posata perfino sul ghiacciaio della Marmolada.
Maltempo, problemi in Friuli e in Val Camonica
Tra i danni più gravi sicuramente riportati in questi giorni c’è la frana che ha chiuso temporaneamente la A23, a causa della caduta di grossi massi – uno dei quali stimato di 15 tonnellate – e detriti più piccoli su entrambe le carreggiate. Al momento è stata riaperta una corsia nei due sensi.
Esondazioni e frane anche in Val Camonica: a Edolo si è reso necessario evacuar 15 persone da una zona allagata. Problemi nel bergamasco, dove il vento e la pioggia hanno causato la caduta di diversi alberi che hanno interrotto strade e in particolare, a Villa d’Ogna, causato un blackout per alcune ore. Problemi con le frane invece a Zogno e in Valle Brembana.
Frane e maltempo continuano a martoriare la Liguria
Diverse frane si sono mosse e distaccate anche in Liguria, dopo i diversi episodi delle ultime settimane: la più imponente è avvenuta sul passo del Turchino, causando la chiusura della strada in località Fado (Comune di Mele). Nel savonese, invece, uno smottamento ha coinvolto la statale 582 del Colle di San Bernardo a Zuccarello; istituito il transito a senso unico alternato. La circolazione ferroviaria inoltre è stata sospesa lungo la Cuneo-Ventimiglia, a causa di una frana provocata dal maltempo in valle Roya, in territorio francese.
A Bargagli circa 400 cittadini hanno passato la Pasqua isolati o raggiungibili solo a piedi per via della frana avvenuta qualche giorno fa sulla statale 45. «Per quanto riguarda questa frana», spiega l’assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone, «si continua a lavorare per rimuovere il materiale, nonostante in queste ore le piogge siano proseguite. L’obiettivo resta quello di riaprire, almeno a senso unico alternato, entro la fine della settimana».
Problemi anche nel Levante e nello spezzino: la provinciale 25 a Sesta Godano resta chiusa a causa di una frana in località Orneto, sebbene per fortuna non ci sono frazioni né persone isolate. Nel Tigullio si è guardato con apprensione al Magra e ad altri torrenti molto vicini alla piena, ma per fortuna il diminuire delle precipitazioni nella giornata di ieri ha evitato ulteriori danni.