“Il Partito Democratico, in particolare il consigliere Arboscello, non perde occasione per fare polemiche sterili anche in una giornata storica come questa. Riaprire Villa Zanelli dopo anni di abbandono, con un investimento da oltre 6,6 milioni di euro, organizzando una tre giorni di open days con giovani studenti e cittadini, viene stigmatizzato in maniera fuorviante e completamente distante dalla realtà con definizioni come “ennesimo spot”, “comparsate”, “passerelle”. Quella di oggi è stata la condivisione di un grande risultato raggiunto, senza alcun taglio del nastro, un risultato che nessuna delle precedenti amministrazioni era riuscita a ottenere. Al posto di costellare la Liguria di polverosi musei da chiudere dopo pochi mesi abbiamo cercato di fare di Villa Zanelli, già a partire da questa mattina, un qualcosa di vivo e attrattivo dandole un futuro come struttura turistica di alta qualità”.
Così l’assessore regionale all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola, in merito all’odierna riapertura di Villa Zanelli e in risposta al consigliere regionale del Partito Democratico.
“Il consigliere Arboscello dovrebbe ricordarsi che l’amministrazione di centrosinistra, durante la presidenza Burlando, aveva svolto un’operazione pessima di cartolarizzazione di Villa Zanelli, abbandonandola a un triste destino – prosegue l’assessore Scajola – Grazie alla determinazione e lungimiranza dell’amministrazione Toti è stata recuperata una realtà storica e unica. Stia sereno: con il Comune, con cui abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione istituzionale, concorderemo tutti i passi per migliorare e rendere sempre più viva Villa Zanelli che, se fosse stato per il consigliere e colleghi, sarebbe ancora un mucchio di macerie dimenticate”.
C.S
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