Ancora un Inedito, assolutamente contemporaneo, per l’audiolettura di questa settimana di Vittoria Capocci, artista immensa, che si nasconde dietro questo pseudonimo.
Il linguaggio è di uso quotidiano, respira le atmosfere metropolitane, che non lasciano scorgere facilmente fiori spontanei, ma consentono di intuire presagi lontani di attese primavere, come felicità inaspettate, o vincite fortunate, premio di dimenticate giocate casuali.
Giorni germogliati, quando la pioggerellina trasfigura i palazzi affrescandoli e sembra di percepire finanche l’odore del bosco umido, tra i metalli pesanti.