Si sarebbero conosciuti in rete i protagonisti della vicenda che poteva finire in tragedia la sera del 13 marzo, quando i carabinieri di Genova hanno liberato una donna di trent’anni trattenuta contro la sua volontà da un giovane cittadino rumeno ventunenne nella propria abitazione.
Dopo aver chattato su una app di incontri, infatti, i due si sarebbero infatti visti per un primo appuntamento a casa di lui, nel quartiere di Sampierdarena, ma la serata non si è svolta come la donna si aspettava, che ha cercato di mettere fine alla cosa e andarsene. A quel punto il giovane sarebbe diventato aggressivo e l’avrebbe bloccata all’interno dell’abitazione, cercando anche di violentarla.
Nella concitazione, la donna per fortuna è riuscita a mandare la posizione dell’appartamento a un’amica chiedendole di raggiungerla. Quando la donna però non è riuscita a trovare il posto, ha avvertito i carabinieri.
Anche i militari, arrivati sul posto, hanno faticato inizialmente a trovare l’abitazione solo con il riscontro del GPS. Fortunatamente, la donna è riuscita a farsi sentire e vedere attraverso una finestra illuminata.
I Carabinieri sono così intervenuti facendo irruzione e hanno arrestato il 21enne e liberato la vittima. Il giovane ora dovrà rispondere di tentata violenza sessuale e sequestro di persona.