In uno sviluppo sorprendente legato al processo per il crollo del ponte Morandi, Agostino Rusca, ex direttore della manutenzione per Autostrade per l’Italia, ha fatto la sua comparsa in aula presso il Tribunale di Genova. A 83 anni, Rusca era stato erroneamente creduto morto fino a poco tempo fa, quando la procura ha scoperto l’errore e lo ha aggiunto alla lista degli indagati. “Sono molto stupito,” ha dichiarato Rusca, scegliendo di non rispondere alle domande in aula.
Un errore di identificazione cambia le carte in tavola
Questo caso ha preso una svolta inaspettata quando i nomi di Alessandro Natali e Ugo Sartini, predecessori e successori di Rusca, sono emersi nel processo. Un malinteso sulla sua morte aveva inizialmente impedito l’indagine su Rusca, ma la difesa lo ha menzionato come testimone, portando successivamente alla sua inclusione tra gli indagati. La sua presenza in tribunale ha aggiunto un nuovo capitolo alla lunga serie di eventi legati al disastro del ponte Morandi.
Aggiornamenti e nuovi indagati nel processo Morandi
La lista degli indagati si è allargata con l’aggiunta di Fabrizio Noto, consulente esterno responsabile dei calcoli per il progetto di rinforzo del ponte. Questo sviluppo segue le dichiarazioni di Emanuele De Angelis, ingegnere che ha puntato su Noto come autore dei calcoli fondamentali per il progetto. La testimonianza di De Angelis ha gettato nuova luce sulle responsabilità tecniche dietro al rinforzo delle pile 9 e 10, cruciale per la sicurezza del viadotto Polcevera.
Testimonianze e decisioni della difesa
L’audizione di due testimoni della difesa, tra cui Francesco Buccino, ha offerto uno spaccato sul processo di manutenzione del ponte negli anni. Buccino ha evidenziato il ruolo della Spea e la collaborazione con la direzione centrale di Autostrade a Roma, delineando un quadro complesso delle procedure di manutenzione e di responsabilità. Tuttavia, è stata la presenza di Rusca a dominare le cronache, segnando un momento significativo nel corso del processo e aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla vicenda giudiziaria.
La comparsa inattesa di Agostino Rusca in tribunale apre nuove questioni e riflette la natura intricata del caso del ponte Morandi, continuando a catturare l’attenzione dell’opinione pubblica e a sollecitare domande sulla gestione e sulla sicurezza delle infrastrutture italiane.
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