Un nuovo atto del processo per il presunto stupro di gruppo del 17 luglio 2019 in Costa Smeralda contestato a quattro ragazzi, tra cui anche Ciro Grillo. Nelle giornate di ieri e oggi sono infatti andate in scena due intense udienze a Tempio Pausania, in provincia di Sassari, con alcune testimonianze chiave, tra cui quella del papà di un’ex amica milanese della studentessa italo-norvegese. Gli accusati avrebbero scattato alcune fotografie a sfondo sessuale di questa ragazza mentre dormiva nella stessa abitazione dei presunti stupratori.
Per questo, anche lei è parte lesa del processo che sta cercando di fare chiarezza sugli avvenimenti che sarebbero accaduti all’interno della villetta dei Grillo a Porto Cervo. Stando alle parole del padre, una volta ritornata a Milano la ragazza non sarebbe più stata la stessa di prima, con attacchi di panico e numerose ripercussioni sulla sua vita quotidiana. Tra gli altri personaggi ascoltati anche lo psichiatra italo-norvegese Pablo Zuglian, professionista che ha in cura la vittima della violenza da quattro anni. Le sue dichiarazioni, stando alla difesa, non avrebbero però prodotto alcun dato oggettivo, così come quelle della sorella della denunciante.
Le testimonianze di venerdì 8 marzo
Se la prima giornata di udienza sembra aver dato alla difesa alcuni appigli per sostenere l’innocenza dei propri assistiti, la seduta di questa mattina avrebbe però portato alla luce qualche elemento in più. Dal banco dei testimoni ha infatti parlato la migliore amica norvegese della vittima, parlando dei messaggi e delle registrazioni vocali scambiati con lei nei giorni successivi al presunto stupro ed estrapolati dal cellulare della ragazza italo-norvegese da periti tecnici.
Nel corso della deposizione, avvenuta in inglese con l’ausilio di una traduttrice, sono confluiti negli atti del processo ben quattro cartelle di trascrizione, con alcuni messaggi agghiaccianti come “Non riuscivo a dire di no e ad oppormi”. Nonostante l’opposizione della difesa, il materiale verrà acquisito dal collegio e periti e tecnici verranno sentiti nelle prossime udienze del 2 e del 3 maggio. Nel frattempo, all’esterno del tribunale in cui era in corso il processo per il presunto stupro attuato da Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, si è tenuto un corteo in occasione dell’8 marzo per offrire solidarietà ad “una ragazza, che è diventata l’emblema di tutte le ragazze e di tutte le donne che hanno il coraggio di denunciare”.