Sta suscitando un putiferio il documento presentato nella commissione comunale genovese, ma ancora da discutere, dall’Assessore alla Sicurezza Sergio Gambino.
Il documento prevede il divieto totale di bere alcolici fuori dai locali dalle 22 alle 7 del mattino: “… fatte salve le aree attrezzate, è vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, in qualsiasi contenitore, negli spazi pubblici o aperti al pubblico passaggio dalle ore 22 alle 7 del giorno successivo…”. Tutto questo però prevede delle “deroghe” ad esempio le feste in piazza per Capodanno.
Questo documento se approvato diventerebbe parte del regolamento di Polizia Locale e non, come ora, in vigore solo a seguito di specifica ordinanza.
Riprendiamo per fare il quadro della situazione, quanto pubblicato sul Secolo XIX nei giorni scorsi, completando con un’intervista che ci ha rilasciato il dott. Gianni Testino, direttore del dipartimento “Stili di Vita” della ASL 3 nonchè primario della S.C. Centro Alcologico Regionale della ASL 3 all’Ospedale di San Martino.
Mattia Crucioli, ex candidato sindaco e Consigliere di Uniti per la Costituzione “…trovo elementi allarmanti, soprattutto nel metodo, perché è illiberale vietare un diritto concesso dalla legge, senza che ci sia dietro un comportamento specifico. Proprio la volontà di superare l’urgenza e rendere strutturale la norma a mio parere è una stortura…” e, continua Crucioli, “…mi sembrano interventi di tipo ideologico e moralistico, e che lasciano troppa discrezionalità alla forza pubblica”.
L’assessore Gambino, precisa “la discussione è appena cominciata, conto su un confronto sereno in sede istituzionale e pertanto al momento non dichiaro nulla”.
Marina Porotto, presidente Fipe Giovani, e responsabile Sicurezza Confcommercio nonché titolare di un locale nel centro storico “…comprendiamo e condividiamo lo scopo dell’Amministrazione comunale che è quello di evitare schiamazzi e comportamenti sgraditi. Ma non troviamo che le ordinanze degli ultimi mesi siano state efficaci…Troveremmo più interessante una politica di tipo educativo e costruttivo che non repressiva, più che altro perché quest’ultima si è dimostrata poco efficace… non si capisce perché multare una persona che beve una birra in strada senza dare fastidio a nessuno, e non chi beve troppo al ristorante o al bar e poi si aggira ubriaco. Anche se ci dovrebbe far piacere che si inviti la gente a bere solo nei locali, questo approccio ci sembra una sconfitta; il fenomeno va affrontato diversamente con operazioni culturali, di assistenza e sensibilizzazione come la nostra categoria fa da tempo”.
Stefano Kovac, presidente regionale di ARCI “… non si affronta un problema sociale come l’abuso di alcol con la repressione: non si dovrebbero combattere i poveri e i disagiati ma la povertà e il disagio… Mi sembra si ribalti il concetto alla base del diritto positivo e cioè il principio per il quale tutto è permesso tranne quello che è vietato. Questo regolamento inverte lo schema: l’alcol è vietato tranne quando è permesso”.
Il capogruppo PD Simone D’Angelo “… l’intera proposta è contrassegnata da un impianto altamente repressivo…”.
Selena Candia, consigliera regionale Lista Sansa e Francesca Ghio, Alleanza Rossoverde in Comune “Per il sindaco Bucci non è in gioco la salute dei genovesi: il vero obiettivo è fare cassa andando a colpire chi non può permettersi una birra da 7 Euro in un locale… La misura è proibizionista non prevedendo alcuna azione di educazione…”
Ricordiamo, come da risposta del 16 ottobre dell’Assessore alla Sicurezza Gambino ad un’interpellanza in Consiglio Comunale di Francesca Ghio della Lista Rossoverde, che a Genova da luglio a ottobre 2023 sono state comminate 935 sanzioni dall’entrata in vigore dell’ordinanza comunale di cui 11 per vendita di alcolici fuori dell’orario consentito.
Per completezza di informazione abbiamo voluto incontrare , il dottor Gianni Testino, che, come sta facendo da anni, è oggi a Palazzo Ducale per incontrare i giovani delle scuole medie per dibattere con loro dell’argomento alcol, dipendenze e corretti stili di vita.
Dott. Testino: “Abbiamo deciso da anni di rivolgerci ai ragazzi parlando di tutti gli elementi di salute che le persone possono in qualche modo controllare volontariamente. Quindi noi ai ragazzi lo diciamo chiaramente: non possiamo fare molto ma dobbiamo informarvi su poche cose importanti come la adeguata alimentazione, fare sport, evitare l’uso di sostanze tossiche come il fumo, le droghe, l’alcol. Ecco queste sono delle iniziative che il singolo può prendere e se le prende migliorerà notevolmente la sua vita.
E il nostro scopo, quello del nuovo Dipartimento Educazione a Corretti Stili di Vita, è quello di dire ai ragazzi non conformatevi a tutto quello che fanno gli altri. Non dovete necessariamente avere sempre l’approvazione degli altri. Fate delle scelte coraggiose per essere delle persone libere e in salute, perché senza la salute non si trova il lavoro, non si trova la gentilezza, non si trova la serenità, non si trova la felicità.
E questo è un po lo scopo che noi stiamo portando avanti da anni e devo dire con soddisfazione che i risultati li otteniamo. Come li valutiamo questi risultati? Li valutiamo da quello che ci raccontano nei mesi e negli anni successivi i professori che hanno partecipato agli incontri e hanno notato dei cambiamenti, hanno notato che i ragazzi in qualche modo o parzialmente o totalmente, hanno cambiato il loro stile di vita, ma soprattutto hanno una visione diversa della vita, una visione dove non vince chi fa quello che fanno gli altri ma vince chi decide di mettere in evidenza la propria libertà”.
Domanda: “Ecco, questa è prevenzione e informazione. Questo credo che sia alla base di tutto. Nel Comune di Genova, l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, ha appena presentato un documento alla Commissione comunale per fare inserire nel regolamento di polizia locale quello che è attualmente un’ordinanza: divieto di bere alcolici dalle 22 di sera alle 07:00. Quale è il suo commento su questa possibile variazione al regolamento di Polizia locale?.”
Dott. Testino: “Allora, partendo dal presupposto, e lo diciamo da sempre, che il proibizionismo non serve a niente tuttavia io penso che ci sono dei momenti nella vita di una città in cui dobbiamo dare delle regole perché le persone non possano pensare che tutto passa in cavalleria, nel senso che ci sono delle zone della città che sono sottoposte a degli atteggiamenti da parte di persone che usano alcol e sostanze che diventano atteggiamenti di disturbo, atteggiamenti che che danneggiano in qualche modo anche la qualità della vita.
Tutto questo però non può essere assolutamente preso come una decisione singola. Quindi io invito le istituzioni, il Comune e la Regione in primis che tutti devono ricordarsi che il benessere, la salute e i comportamenti dei cittadini sono un interesse di tutti. Politici della nostra Città e della nostra Regione devono aprire gli occhi e vedere quello che già si sta facendo. Devono vedere, per esempio, che ASL3, col suo Dipartimento Corretti Stili di Vita, ha già incontrato oltre 30.000 ragazzi e più di 10.000 famiglie.
Noi abbiamo di bisogno di sostegno. Da questo punto di vista è finita l’epoca delle chiacchiere. Noi dobbiamo fare un progetto comune, avere una visione per il futuro dei nostri ragazzi, che poi significa la nostra città. Perché nella nostra città, nella nostra regione, di giovani ce ne sono pochi e quindi ci conviene coltivarli, tenerceli stretti e dare degli esempi positivi. Peraltro questo lo diciamo anche alla popolazione in genere. Abbiamo anche inserito uno strumento per valutare il proprio bere. Questo è importante perché così il cittadino può autonomamente dire ma cosa sto facendo?
Ecco, questo strumento è il glu glu test che vi facciamo vedere”.
Patrizia Balbinot, Centro Alcologico ASL3: “Il GluGlu Test è stato inserito anche nel nuovo Dipartimento di Educazione ai Corretti Stili di Vita di ASL3: è un semplice strumento che la popolazione può usufruirne e capire il suo bere. Se è un bere moderato, oppure un bere rischioso, o dannoso o è già alcol dipendente, attraverso questo strumento che prevede dieci domande molto semplici. Ad ogni domanda corrisponde un punteggio ed al totale corrisponde il consumo.
È ovvio che alla fine la persona giudicherà da sé stesso il proprio consumo e capirà anche a seconda della gravità del consumo, ciò che può fare o dove rivolgersi. Sono strumenti molto semplici e, ma perlomeno è uno strumento, è un’informazione. E vogliamo dire alla gente che questo strumento esiste ed è utile per autoregolarsi nel proprio bere perché nessuno ne è consapevole. Come noi vediamo nel nostro lavoro quotidiano è difficile per la persona riconoscersi un dipendente da alcol”.
Domanda: “Ecco quindi ribadiamo: prevenzione, informazione, corretti stili di vita, unione tra gli Enti, Regione, Comune, ASL e non solo la ASL3 ma anche tutte le ASL della nostra Regione, ma anche tutte le ASL di tutta Italia. Per combattere che cosa? Per combattere quelli che NON sono corretti stili di vita perché tutto questo significa un miglior utilizzo della propria persona e anche la sicurezza e anche la tranquillità di poter vivere in una città e in tutte le città con tranquillità e senza avere paura di incontrare persone moleste.
Ecco, su questo sappiamo che il dottor Testino sta lavorando da molti anni e quindi invitiamo tutte le persone che sono interessate a questo problema a dire la loro, a intervenire, a parlare. Non bisogna stare zitti. Il problema delle dipendenze è un problema importante è un problema a cui il dottor Testino e i suoi collaboratori lavorano da anni.
Dottor Testino: “Beh direi che il significato di questo incontro è abbastanza chiaro e come giustamente diceva lei nessuno si deve sottrarre dalle proprie responsabilità siamo tutti responsabili siamo responsabili come operatori della sanità come genitori come insegnanti e naturalmente tutte queste iniziative tutte questa voglia di fare del bene e deve essere tutelata anche dall’istituzione pubblica. Io ringrazio ASL3 perché da questo punto di vista l’incoraggiamento e il sostegno non mancano”.
Riprese video di Mauro Repetto Pinna