Il panorama del servizio taxi in Italia sta vivendo un momento cruciale, con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che solleva preoccupazioni significative riguardo alla gestione delle licenze e alla qualità del servizio offerto. Dopo un’indagine approfondita, l’AGCM ha evidenziato la necessità per i comuni di agire rapidamente per risolvere le criticità esistenti, suggerendo misure correttive per garantire un servizio efficiente e accessibile a tutti.
L’allarme dell’Antitrust: tra carenze e proposte di miglioramento
Già nell’agosto del 2023, l’Antitrust aveva sollevato la questione, inviando richieste di informazioni a comuni selezionati e cooperative di taxi per valutare la situazione. La conclusione è stata chiara: è indispensabile un aumento delle licenze per rispondere adeguatamente alla domanda crescente, superando il limite del 20% imposto dal decreto Asset. Le criticità riscontrate spaziano dalla lunga attesa per l’utenza alla mancanza di un monitoraggio efficace sulla qualità del servizio, fino alla rigidità dei turni di lavoro.
Il caso di Milano: un passo verso il cambiamento
Milano emerge come un esempio proattivo in questo contesto. L’annuncio di un bando per 450 nuove licenze rappresenta un tentativo concreto di rispondere alle esigenze di mobilità della città. L’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, sottolinea l’impegno del comune nel migliorare l’efficienza del servizio taxi, nonostante le risposte parziali ricevute finora dalle cooperative.
La posizione del Codacons: un richiamo alla responsabilità dei comuni
Il Codacons evidenzia la gravità della situazione, con un’offerta di servizio spesso insufficiente a coprire la domanda, soprattutto durante le ore notturne e i fine settimana. Il presidente Carlo Rienzi critica la mancanza di azioni concrete da parte dei comuni, sottolineando la necessità di sanzioni per coloro che non adeguano le licenze come richiesto.
La strategia dell’Antitrust: flessibilità e innovazione per taxi
Oltre all’aumento delle licenze, l’AGCM suggerisce di adottare strategie innovative come il taxi sharing e la regolamentazione delle doppie guide, per ottimizzare la copertura del servizio. L’esempio di Firenze, che offre maggiore flessibilità ai tassisti nei periodi di alta domanda, dimostra come soluzioni creative possano contribuire a migliorare l’efficienza del servizio.
L’importanza del trasporto per persone con disabilità
Un aspetto fondamentale evidenziato dall’Antitrust riguarda la necessità di garantire un servizio adeguato anche alle persone con disabilità. I comuni sono chiamati ad adeguare il numero di licenze per vetture attrezzate, garantendo così l’accessibilità e l’inclusione.
Un impegno condiviso per il miglioramento
La situazione attuale del servizio taxi in Italia richiede un impegno condiviso tra comuni, cooperative di taxi e autorità di regolamentazione. L’obiettivo è chiaro: garantire un servizio efficiente, flessibile e inclusivo, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini. L’iniziativa di Milano, insieme alle proposte dell’Antitrust, segna un passo importante verso questo obiettivo, ma è fondamentale che tutti i comuni coinvolti seguano l’esempio e agiscano rapidamente per implementare le misure suggerite.
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