Questa mattina il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato i rappresentanti di Enel, in presenza anche del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e degli assessori alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e allo Sviluppo economico Alessio Piana.
«Con i vertici di Enel è in corso un proficuo dialogo affinché le aree della centrale possano essere messe a disposizione di imprese che necessitano di spazi per sviluppare o insediare la propria attività, creando ulteriore ricchezza e occupazione per la città», ha dichiarato Toti. «Lo spezzino sta vivendo una fase di grande crescita e gli spazi della centrale rappresentano una straordinaria opportunità per accelerare ulteriormente il percorso di sviluppo dell’area. Per questo, dopo il dialogo di alcuni giorni fa con l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, abbiamo incontrato oggi i rappresentanti operativi di Enel: nelle prossime settimane saranno rese note le modalità per avviare, da parte delle imprese interessate, la trattativa di accesso all’area».
«Quello di Enel con le aziende del Miglio Blu è un confronto positivo»
Il governatore ha spiegato inoltre che è già attivo un dialogo con le aziende del Miglio Blu e del Distretto della nautica spezzine, che hanno già manifestato in più occasioni il loro interesse.
«La filosofia di base dev’essere quella di mettere quelle aree strategiche a disposizione delle imprese che hanno veramente bisogno di spazi per estendere la loro produzione o avviarne di nuove, con positive ricadute sia dal punto di vista economico che occupazionale, abbandonando percorsi fantasiosi relativi a investimenti difficili da realizzare e comunque lontani nel tempo», ha concluso il Presidente della Regione.
«Continuiamo a lavorare con Enel, Regione Liguria e le altre istituzioni per il rilancio delle aree dell’ex centrale Enel, con l’obiettivo di uno sviluppo basato su innovazione e occupazione», conferma anche il sindaco spezzino Peracchini. «Saremo facilitatori di questo processo strategico per il futuro della città e di tutto il territorio circostante, fermo restando che per gli interventi dovrà essere approvato il Piano urbanistico operativo».
I lavori di demolizione della ex centrale Enel di La Spezia sono partiti lo scorso agosto, a cominciare dal nastro trasportatore che muoveva il carbone dal porto fino all’impianto di Vallegrande. Il progetto selezionato prevede un impianto fotovoltaico, l’installazione di un sistema Bess di accumulo di energia elettrica e un impianto di produzione di idrogeno verde, quest’ultimo finanziato tramite il PNRR. Entro il 2025 anche la ciminiera, alta 220 metri e simbolo dell’insediamento industriale, sarà demolita.