Angela Giordano per Liguria Day presenta l’audiolettura di una delle lettere d’amore che Ludwig van Beethoven dedicò all’ “Amata Immortale”.
Questa celebre lettera di Beethoven, una delle lettere d’amore più belle di tutti i tempi, fu trovata in un cassetto del bureau privato del compositore. Per noi di Liguria Day, Vittoria Capocci, pseudonimo di una artista di immenso talento, legge in audio, qui in allegato, la meravigliosa “Lettera all’Amata Immortale” di Beethoven.
Chi fu l’Amata Immortale?
La destinataria della lettera era probabilmente Antoine von Birkenstock, una donna molto più giovane, già moglie di un ricco mercante dell’epoca. Questa epistola rivela i languidi sospiri e la passione che univa i due mentre la scrittura ha in sé una propria musicalità, tale da essere facilmente assimilata ad una composizione in parole.
Buon giorno, il 7 luglio.
Pur ancora a letto, i miei pensieri sono rivolti a te, mia Amata Immortale, ora lieti, ora tristi, aspettando di sapere se il destino esaudirà i nostri voti — posso vivere soltanto e unicamente con te, oppure non vivere più — Sì, sono deciso ad andare errando lontano da te finché non potrò far volare la mia anima avvinta alla tua nel regno dello spirito — Sì, purtroppo dev’essere così — Sarai più tranquilla, poiché sai bene quanto ti sia fedele. Nessun’altra potrà mai possedere il mio cuore — mai — mai — oh Dio, perché si dev’essere lontani da chi si ama tanto. E la mia vita a Vienna è ora così infelice — Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini — alla mia età ho bisogno di una vita tranquilla e regolare — ma può forse esser così nelle nostre condizioni? Angelo mio, mi hanno appena detto che la posta parte tutti i giorni — debbo quindi terminare in fretta cosicché tu possa ricevere subito la lettera. — Sii calma, solo considerando con calma la nostra esistenza riusciremo a raggiungere la nostra meta, vivere insieme — Sii calma — amami — oggi — ieri — che desiderio struggente di te — te — te — vita mia — mio tutto — addio. — Oh continua ad amarmi — non giudicare mai male il cuore fedelissimo del tuo amato.
Eternamente tuo.
Eternamente mia.
Eternamente nostri.
La struggente lettera di Beethoven alla sua amata ci getta nel vortice delle sue emozioni, trasportandoci in un turbinio di passione e dolore. Beethoven dipinge un quadro vivido della sua sofferenza, descrivendo il vuoto e l’infelicità che sente senza la sua amata al suo fianco a Vienna. Eppure, nonostante le difficoltà e le incertezze che li circondano, emerge una promessa ardente di fedeltà eterna e un desiderio struggente di unione indissolubile. Questa lettera ci ricorda che l’amore, anche quando travagliato e tormentato, può essere una forza potente e trasformatrice, capace di illuminare persino i momenti più bui della nostra esistenza.