Ferragni indagata per truffa aggravata

Ferragni: truffa aggravata, nel mirino uova Preziosi e bambola Trudi

Condividi su
Tempo di lettura: < 1 minuto

Ferragni: truffa aggravata, nel mirino uova Preziosi e bambola Trudi. Proseguono le accuse per l’influencer milanese.

Le nuove accuse

Sembra non finire mai il buco nero in cui, a seguito dello scandalo Balocco, è precipitata Chiara Ferragni. L’influencer milanese è adesso indagata per truffa aggravata anche per le uova di Pasqua Dolci Preziosi e la bambola Trudi, mascotte creata a immagine e somiglianza della Ferragni.

Il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco, nella giornata di giovedì ha infatti inviato al pg della Cassazione l’atto con cui ha sollevato il conflitto tra uffici del pm, affinché si chiarisca la vicenda del pandoro rosa. Congiuntamente, ha anche però portato all’attenzione altri due casi, quelli legati alle uova di Pasqua e alla bambola Trudi.

Posto che l’unica procura ad aver sollevato la questione di competenza chiedendo gli atti relativi al pandoro è quella di Cuneo, a rispondere delle accuse mosse da Fusco sarà adesso la Suprema Corte.

Gli avvocati di Chiara Ferragni, intanto, si dichiarano “Totalmente certi della assoluta innocenza di Chiara, emergerà dalle indagini.” La società barese Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, afferma in una nota:

“Rispetto all’inchiesta della Procura milanese su Chiara Ferragni, la Cerealitalia I.D. SpA ribadisce che, ad oggi, non è stata ricevuta alcuna comunicazione ufficiale in merito al coinvolgimento della stessa. L’atteggiamento della società rimane comunque quello della massima collaborazione con le istituzioni, come sempre fatto.”

Lo schema

Secondo le indagini, da tutti i casi emergerebbe uno stesso schema: la collaborazione con l’influencer milanese per pubblicizzare prodotti che, secondo la comunicazione svolta, porterebbero a donazioni nei confronti di associazioni benefiche.

Tuttavia, sembrerebbe che in ogni occasione le donazioni sarebbero state effettuate a monte, a prescindere dal ricavato, e che del proprio cachet la Ferragni non avrebbe donato nulla.

Giorgia Meloni: “Un buco in termini di trasparenza nella normativa”

La questione è giunta anche al Consiglio dei ministri, che giovedì 25 gennaio discuterà delle nuove normative per attività commerciali a scopo benefico.

La faccenda, spiega la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “Ha fatto vedere che c’è un buco in termini di trasparenza nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico. Sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte viene effettivamente destinata a scopo benefico.”

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su
MeRcomm.it | posizionamento _ strategie di brand posizionamento SEO realizzazione siti web e-commerce mercomm social media marketing produzione contenuti pianificazione contenuti gestione e sponsorizzazione contenuti mercomm visibilità _ sponsorizzazioni google ADS affissioni, maxischermi e giornali ufficio stampa mercomm contenuti aziendali produzione contenuti blog shooting foto e video graphic e motion design 2D e 3D Liguria-Day-icona-500x500 LiguriaDay _ quotidiano online di mercomm progetti editoriali

Info Pubblicato da la Redazione

Icona per Giornalisti Pubblicato da la Redazione
La Redazione di LiguriaDay è formata da persone di ogni dove, genere e età, e diversa provenienza culturale e professionale. Un gruppo eterogeneo di professionisti che, per passione e con passione, ogni giorno rendono LiguriaDay, il Vostro quotidiano online.

Articoli simili

Nasce Musa 2027, il nuovo polo museale: biglietteria in piazza, card unica e ticket online

Presentato il nuovo polo museale di Savona Con MUSA 2027 Savona avrà un nuovo polo …

LiguriaDay