Voci dall’Arca, un palcoscenico di redenzione e cultura

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Nel cuore pulsante di Genova, il Teatro dell’Arca si eleva non solo come un ponte culturale, ma anche come un faro di speranza e inclusione. Con la sesta edizione della Rassegna di Musica e Teatro Civile “Voci dall’Arca”, il teatro continua la sua missione di congiungere mondi diversi attraverso l’arte.

Il Teatro dell’Arca, un palcoscenico unico in Europa

Inaugurato nel 2016, il Teatro dell’Arca rappresenta un esempio unico in Europa di teatro costruito all’interno di un carcere, ma aperto al pubblico. Realizzato con la collaborazione dei detenuti, il teatro simboleggia un ponte tra il carcere e la città, ospitando laboratori, attività culturali, e spettacoli che promuovono l’integrazione. La nascita di questo teatro è legata all’impegno dell’Associazione Teatro Necessario, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Marassi.

Teatro Necessario, un impegno per l’integrazione

L’Associazione Culturale Teatro Necessario, attiva dal 2005, utilizza il teatro come strumento di integrazione e riabilitazione socio-lavorativa per i detenuti. Con percorsi artistici e formativi, ha realizzato diciassette spettacoli e coinvolto oltre quattrocentocinquanta detenuti, creando un impatto notevole sulla comunità.

Scatenati, un modello di laboratori teatrali integrati

La Compagnia Teatrale “Scatenati”, nata nel 2005, è un esempio di laboratorio teatrale integrato, che unisce detenuti, attori professionisti e studenti. Questo approccio collaborativo ha permesso agli attori detenuti di sviluppare nuove competenze, contribuendo alla loro crescita personale e professionale.

Conferenza Stampa odierna

La conferenza stampa di oggi ha messo in primo piano la sesta edizione di “Voci dall’Arca”, evidenziando l’impatto significativo dell’evento sulla comunità e sul mondo della cultura. Gli intervistati hanno condiviso le loro esperienze e visioni, illustrando come questo evento unico nel suo genere stia contribuendo a ridefinire il ruolo del teatro nella società, promuovendo l’integrazione sociale, la giustizia e la riabilitazione attraverso l’arte.

Gli eventi chiave

La stagione teatrale di “Voci dall’Arca” si apre con una varietà di spettacoli che esplorano temi culturali e sociali profondi. “Suoni nelle Culture” di Edmondo Romano e Loris Lombardo inaugura la stagione il 27 gennaio con un concerto che fonde diverse tradizioni musicali. Segue lo spettacolo di Mario Perrotta, “Come una specie di vertigine” il 10 febbraio, che riflette sul tema della libertà attraverso le opere di Italo Calvino. Mauro Pescio presenta “Non è la storia di un eroe” il 23 febbraio, ispirandosi alla storia di riscatto personale narrata nel podcast “Io ero il milanese”. Il Collettivo Baladam B-side offre una visione comica della società moderna con “Surrealismo Capitalista” il 16 marzo. Invece il 23 marzo ci sarà “Breve apologia del caos per eccesso di testosterone per le strade di Manhattan”, prodotto da La Filostoccola,. Il 6 aprile ci sarà “La Sfida” di Carlo Orlando, che narra l’incontro di boxe tra Muhammed Ali e George Foreman.

Gli ultimi due spettacoli, realizzati con gli Scatenati, saranno il 7 e dal 14 al 18 maggio con “Sette Minuti”, e dal 27 al 31 maggio con “La parola ai giurati” curata dalla regia di Serena Andreani.

Carlo Imparato, vicepresidente del Teatro Necessario, esprime il suo orgoglio per il successo della rassegna, che ormai è alla sua sesta edizione. Imparato riflette sul percorso del teatro e sull’impatto positivo che ha avuto sulla comunità, ricordando con affetto il contributo di Sandro Baldacci.

Stefano Sambugaro, l’arte come veicolo di cambiamento

Stefano Sambugaro, avvocato garante dei detenuti, vede la rassegna come una vasta iniziativa per il recupero sociale. Per lui, quest’evento non solo offre una seconda chance, ma anche una piattaforma per scoprire talenti nascosti e promuovere il reinserimento dei detenuti nella società.

Serena Andreani, direzione artistica con una missione

Serena Andreani, allieva del compianto Sandro Baldacci, si avventura nella regia con “La parola ai giurati”. Orgogliosa del suo ruolo, Andreani lavora con detenuti di alta sicurezza, trasformando il tema della giustizia in un potente strumento di narrazione e riflessione.

Francesca Corso, un ponte tra il teatro e la società

Francesca Corso, assessore alle pari opportunità del Comune di Genova, sottolinea l’importanza del Teatro dell’Arca nel valorizzare i talenti artistici nelle persone in cerca di riscatto sociale. Secondo lei, il teatro offre una preziosa opportunità per i cittadini di comprendere la realtà del carcere attraverso la lente della cultura.

Ricordando Sandro Baldacci, un tributo all’innovatore del teatro

Il Teatro dell’Arca rende omaggio a Sandro Baldacci, una figura chiave nella fondazione e nello sviluppo del teatro. Sandro Baldacci, stimato maestro e Direttore Artistico del Teatro dell’Arca, è mancato il 16 novembre, creando un vuoto profondo nel mondo del teatro e della cultura. Era un artista completo, noto per la raffinatezza delle sue regie e la passione che metteva nel suo lavoro. Oltre vent’anni di laboratori teatrali al Carcere di Marassi e la creazione di 18 spettacoli sono solo piccola parte del suo lascito. Grazie alla sua visione il carcere si è trasformato in un istituto di cultura. La sua assenza è fortemente sentita, ma il suo spirito guida ancora il cammino del teatro.

Voci dall’Arca, simbolo di speranza

La VI edizione di “Voci dall’Arca” va oltre la semplice rappresentazione teatrale, diventando un simbolo di speranza e cambiamento. Questo evento mette in luce come il teatro possa essere un potente mezzo di trasformazione sociale, offrendo una voce a chi spesso viene lasciato ai margini.

Leggi anche: Generosità, musica e supereroi in Pediatria: insieme “Dalla stessa parte”.

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