Sanremo 2024, cosa rivelano le prime pagelle

Sanremo 2024, cosa rivelano le prime pagelle

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Sanremo 2024, cosa rivelano le prime pagelle. Parola d’ordine “tormentone”, grazie anche all’introduzione della Giuria delle Radio. Le favorite per il podio, in un’edizione che si candida a riportare alla vittoria una voce femminile dopo 10 anni.

Parola d’ordine: tormentone

Parola d’ordine di questa edizione: “tormentone”. Perché quest’anno come non mai i brani in gara sono figli di una musica sempre più legata alle radio. Sottolinea Amadeus, direttore artistico: “Il successo del brano è sentirlo per molto tempo proprio in radio. Le radio sono il polso di quanto funziona, quello immediato, oltre ai social e tutto il resto.”

Proprio Amadeus che rivela anche di aver scelto i brani da proporre per questa edizione “A sensazione. A composizione fatta mi rendo conto che sono di più gli ‘uptempo‘ – a ritmo veloce – ma anche lo scorso anno ce n’era tanto. Sono convinto che, quando verranno ascoltati, saranno dei veri e propri tormentoni.”

La nuova Giuria delle Radio

Una novità che sposa l’introduzione delle radio nella giuria del Festival, con un peso decisivo nella scelta del vincitore. La giuria radiofonica, formata da radio nazionali e locali, si sostituirà nella nuova edizione alla precedente demoscopica.

La neonata Giuria delle Radio voterà nelle diverse serate con un peso decisamente impattante. Nella seconda e nella terza serata, la giuria avrà infatti una percentuale di voto pari al 50%. Ma non solo.

Nella serata-evento dedicata alle Cover, le radio voteranno con una percentuale del 33%, la stessa della serata della finalissima. Dati emblematici, che la dicono lunga sulle scelte degli artisti in gara per l’edizione 2024.

Le pagelle dei giornali: cosa sappiamo

A noi comuni mortali, cui non è concesso l’ascolto in anteprima delle canzoni in gara, non resta altro che affidarci alle pagelle dei giornali. Dai giudizi del raffinato Renato Tortarolo del Secolo XIX agli spietati commenti del Sole 24 Ore, ecco cosa ci viene rivelato dagli articoli sul web.

I candidati alla vittoria

Via alle scommesse. Se nelle ultime edizioni la vittoria di Mengoni, Mahmood e Blanco sembrava nell’aria già dagli ascolti in anteprima, quest’anno la competizione pare molto più aperta.

Sono state quindi avanzate le prime ipotesi sul possibile podio, tra vecchie conoscenze e nuove voci della musica italiana. Regina indiscussa, premiata da quasi tutte le pagelle, Loredana Berté con la sua Pazza: un brano che tratta autocelebrazione, indipendenza e autodeterminazione al femminile, senza mai rinunciare a un pizzico di sfacciataggine.

Altra protagonista del festival, tra le più attese, Annalisa. La cantante savonese si candida alla vittoria con Sinceramente, un brano figlio dell’esperienza degli ultimi anni con Bellissima e Mon Amour. Un testo che ci parla di libertà, di potersi prendere sul serio, ma con ironia. Libertà di essere ambiziosi, di piangere, di gioire: di essere se stessi.

Positivi anche i giudizi complessivi su Angelina Mango, reduce della finalissima dell’ultima edizione di Amici, che partecipa a Sanremo con La Noia, scritta a quattro mani con Madame. Un perfetto connubio tra freschezza ed esperienza, accompagnato dalla voce di un’interprete pazzesca e dalla musica curata anche da Dardust.

Si dividono i giudizi su altre due grandi voci femminili, Emma Marrone e Alessandra Amoroso.

Se, per Renato Tortarolo, Emma è “Da vertigine”, per Il Sole 24 Ore è da 5: “La musica è alchimia. Emma, Davide Petrella, Paolo Antonacci e Julien Boverod si mettono insieme per fare un pop contemporaneo e ne esce quello che potrebbe essere un pezzo di Pupo”.

Stesso discorso per Alessandra Amoroso, che per Tortarolo è “Vocalmente splendida”, mentre per Il Sole viene declassata a un “Il ragionamento deve essere stato: ‘Give the people what they want’”.

Apprezzato anche Dargen D’Amico, che con l’ironia che lo contraddistingue partecipa con il brano Onda alta. Un brano che Vanity Fair dice sembrare “Un po’ cazzone, ma che si rivela molto intelligente”. Una canzone “Impegnata” anche secondo il giudizio di renato Tortarolo, nonché uno dei pochi brani salvati anche dal Sole 24 Ore: “Tra le pochissime canzoni di questa edizione che vogliono dire qualcosa di più che non sia il solito ti amo.

Un’edizione in rosa

Dopo dieci anni di monopolio maschile, quest’anno i pronostici dei giornali vedono favorite, per la stragrande maggioranza, voci femminili.

L’ultima era stata Arisa, nel 2014, con la sua Controvento. Quest’anno, complici forse le grandi voci presenti in gara, le pagelle lasciano intravedere uno spiraglio per le quote rosa partecipanti.

Che si tratti del Secolo XIX, di Vanity Fair, o dell’aspro Sole 24 Ore i giornali sono concordi solo su un punto: le candidate al podio sono voci femminili. Da Annalisa ad Angelina Mango, da Loredana Berté (che secondo Vanity Fair dovrebbe essere immediatamente insignita almeno del premio della critica) a Emma Marrone, l’edizione 2024 si candida a essere, dopo 10 anni, un’edizione in rosa.

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